PALERMO – Vertice ieri a Palazzo delle Aquile per discutere del Paes, il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile sottoscritto nell’ambito del Patto dei sindaci cui il Comune di Palermo ha aderito nel 2011. Il progetto, che incassa finanziamenti europei e nazionali, si pone l’ambizioso obiettivo di abbattere le emissioni di anidride carbonica del 26,9% entro il 2020. All’incontro era presenti l’assessore comunale all’Ambiente, Giuseppe Barbera, il presidente del Consiglio comunale, Totò Orlando, alcuni componenti di Sala delle Lapidi, il responsabile di “Energia e Mobilità Sostenibile” del Settore Ambiente, Antonio Mazzon, e i presidenti di Rap, Amat e Sispi.
Il vertice è servito “per avviare il percorso di condivisione, ora con tutte le componenti dell’amministrazione, poi incontreremo anche i cittadini – commenta Barbera -. Siamo alla ricerca di portatori d’interesse, che siano aziende o semplici cittadini, per studiare eventuali modifiche, soprattutto in materia rifiuti. Oggi per esempio possiamo interloquire con la Rap, mentre prima con Amia era impossibile, per cui approfondiremo temi come la valorizzazione dei rifiuti o le analisi su biogas e biomasse vegetali”.
Per Serena Bonvissuto, consigliera del Movimento 139, “il Paes non è soltanto importante per il settore ambientale ma è anche un’occasione per rilanciare le politiche di sviluppo in città perchè oggi l’Unione Europea investe molto nella green economy e ci sono tanti canali di finanziamento. Occorre mettere a sistema questi fondi per realizzare i diversi interventi”.