PALERMO – Aveva “dimenticato” di pagare l’onorario al suo avvocato, dopo essere stato assistito per un procedimento in cui era stato accusato di falso e truffa. A distanza di nove anni, salda il suo debito con sacchi e scatolette di cibo per cani. Vincenzo Zichichi, funzionario presso l’assessorato ai Beni Culturali, ha consegnato proprio oggi trecento chili di croccantini all’avvocato Andrea Dell’Aira, che ha ha scelto la formula della “conciliazione”. Crocchette e cibo in scatola destinati ad oltre cinquanta tra cani e gatti, di cui si occupa una volontaria, Giulia Petrucci, che da anni accoglie gli animali, tra trovatelli ed abbandonati, nella sua casa di Piano dell’Occhio, nella zona di Torretta. I croccantini riusciranno, per almeno un mese, a sfamare tutti.
Un’alternativa che Zichichi ha accettato dopo la proposta dell’avvocato Dell’Aira, che ha così permesso al funzionario regionale di estinguere il debito con una spesa di nemmeno un terzo di quanto dovuto allo studio legale. A fronte di una prcella di 1498 euro, infatti, Zichichi ha acquistato il necessario per i cani e gatti con poco più di 400 euro. “Mi è sembrata l’unica soluzione possibile – spiega l’avvocato – visto il dilungarsi della questione. Ho messo Zichichi di fronte al fatto che, nonostante il procedimento fosse stato archiviato, ci eravamo incontrati più volte ed avevamo già studiato insieme le caratteristiche dell’interrogatorio al quale sarebbe stato sottoposto. Ci eravamo quindi incontrati diverse volte, lui è venuto nel mio studio di via Polara”.
La vicenda risale al 2004, quando in seguito ad un’ispezione all’interno dei locali dell’assessorato ai Beni Culturali, le forze dell’ordine trovarono diversi badge fotocopiati. Il codice a barre dei cartellini erano stati falsificati e cinque dipendenti furono indagati. In pratica, secondo quanto ipotizzato inzialmente, il custode del palazzo avrebbe avuto le copie dei badge da timbrare dopo la loro uscita anticipata. Ma nel corso delle indagini, non sarebbero stati trovati elementi che confermassero il reale utilizzo del cartellino da parte di Zichichi, che nel frattempo – era il 17 marzo del 2004 – aveva firmato la npomina di fiducia nei confronti di Dell’Aria.
“Mi diede un acconto di duecento euro l’anno successivo – spiega l’avvocato – ed alla recente richiesta di altri duecento, a distanza di nove anni, ha definito la mia richiesta esosa. Ha cominciato a contrattare, a dare vita ad una “trattativa” che non ho nemmeno voluto prendere in considerazione. Ho così proposto, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, la conciliazione, che è così da lui stata accolta. Ho deciso di rinunciare a quanto mi doveva, per aiutare Giulia, una ragazza che si dedica completamente agli animali sfortunati e che ha davvero bisogno di aiuto per permettere loro una vita decente. Da amante degli animali, mi è sembrata la scelta migliore”.
Giulia Petrucci ha dettagliatamente elencato il cibo necessario al mantenimento dei cani e dei gatti di cui si occupa. Si tratta di venti sacchi di crocchette da dieci chili, quarantotto pacchi di bocconi di pollo o manzo, dieci di croccantini per cane Premium, venti di croccantini per gatto e ventiquattro confezioni multibox di paté, gusti assortiti, oltre a quello di pollo e manzo.