L'incompiuta continua a costare |Stanziati 18 mila euro per sbarrarlo - Live Sicilia

L’incompiuta continua a costare |Stanziati 18 mila euro per sbarrarlo

L’amministrazione comunale ha pubblicato un bando, vinto dalla Dea costruzioni Srl, per la “fornitura e la posa in opera di griglie di ferro per l’interdizione dei varchi di ingresso nel complesso di edifici comunali di via Bernini", acquistato nel 1999 e, da allora, mai utilizzato.

la gara per il Bernini
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CATANIA – Sarà messo nuovamente in sicurezza, per evitare che si trasformi per l’ennesima volta in un bivacco. E per fare questo, l’amministrazione comunale spenderà 18 mila euro. Poco, si direbbe, se non fosse che queste migliaia di euro saranno utilizzate per acquistare delle barriere di metallo da posizionare davanti gli ingressi del complesso Bernini, una delle più grandi e note incompiute della città di Catania. L’amministrazione comunale ha infatti pubblicato un bando, vinto dall’azienda con sede a San Pietro Clarenza, Dea costruzioni Srl, per la “fornitura e la posa in opera di griglie di ferro per l’interdizione dei varchi di ingresso nel complesso di edifici comunali di via Bernini”.

Non è bastato a murare gli ingressi, dunque, il cemento posizionato nel luglio del 2012 dall’allora amministrazione Stancanelli, in seguito allo sgombero “leggero” – così fu definito – delle famiglie di origine rumena che, delle palazzine del complesso avevano fatto la propria casa. Né l’incendio che, nel novembre del 2013, lo ha danneggiato. La fame di casa e la penuria di alloggi e la crisi prolungata che vede crescere la povertà in città da un lato, e il mancato utilizzo da parte pubblica di un edificio così grande, dall’altro, ha evidentemente favorito la ripresa delle occupazioni abusive e, di conseguenza, la necessità da parte dell’amministrazione, di mettere in sicurezza l’edificio sbarrando nuovamente gli accessi. Da qui l’esigenza di eseguire i lavori, definiti urgenti nel provvedimento dirigenziale nel quale i vengono affidati alla Dea Costruzioni e che saranno realizzati per una spesa complessiva di 18.200 mila euro.

Del futuro del complesso di palazzine – 2.500 metri quadrati in una zona centralissima di Catania – acquistato nel 1999 dall’allora amministrazione Bianco per la cifra di 8 miliardi di lire e mai utilizzato in quasi quindici anni, però, non sembra ci sia traccia. Falliti i vari tentativi di venderlo, rimane in piedi la volontà di affidarlo alla Cassa depositi e prestiti perché pensi a cederlo.

Ma occorre prima liberarlo dall’ipoteca. Come conferma l’assessore al Patrimonio, Giuseppe Girlando. “L’istruttoria è pronta – spiega Girlando – ma occorre pagare i creditori. Dopo il mese di settembre – aggiunge – capiremo chi è stato pagato e, una volta liberato l’immobile, potremo presentarci alla Cassa depositi e prestiti con le carte in regola”.

 


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