PALERMO – “La sindacatura arriverà a scadenza naturale, ma almeno facciamolo nel migliore dei modi: no a nuove maggioranze in consiglio, sì a convergenze sui singoli temi”. Nel dibattito in vista di Palermo 2022 si inserisce anche il Movimento cinque stelle, da quattro anni all’opposizione ma pronto a cercare alleanze in vista delle prossime Comunali. Per il capogruppo Antonino Randazzo “su temi come l’ambiente e la mobilità siamo più vicini al centrosinistra e guardiamo con interesse alla sinistra palermitana che va oltre Giusto Catania, penso al progetto di Terminelli. L’alleanza a Roma sta funzionando bene, ma se cade il governo Conte… ci saranno conseguenze anche a livello locale”.
Un ex grillino come Ugo Forello a Livesicilia ha lanciato l’idea di una nuova maggioranza a Sala delle Lapidi che, tagliando fuori Sinistra Comune, si allarghi al M5s… Cosa ne pensa?
“Ho letto con piacere l’intervista del nostro ex candidato sindaco, però la questione non è lo schema: il M5s è e sarà opposizione sino a fine mandato, ma siamo un’opposizione costruttiva. Più che di nuova maggioranza, bisogna parlare di convergenze su alcuni temi importanti per la città: da questo punto di vista l’attuale maggioranza continuerà a trovare le nostre porte aperte, così come è stato in questi anni. Abbiamo sempre votato gli atti utili alla città, per noi non è cambiato nulla rispetto a prima”.
E’ nata una nuova maggioranza in consiglio?
“Se ci propongono atti che condividiamo, e ce ne sono, la maggioranza troverà nel M5s un interlocutore: penso ai beni comuni, ai regolamenti sulla partecipazione, al regolamento sui rifiuti, agli ispettori ambientali, al decentramento amministrativo, a tutte le cose utili a rilanciare il commercio come la modifica dell’articolo 5 o i centri commerciali naturali”.
Orlando si dice pronto a fare il sindaco di minoranza…
“La mozione di sfiducia è stata bocciata, se Sinistra Comune uscirà dalla maggioranza non vedo altri scenari possibili. Arriveremo al 2022 con questo sindaco e con questo consiglio comunale, facciamolo nel migliore dei modi affrontando le emergenze della città”.
Il Pd vi corteggia e a sinistra in molti ritengono che per Palermo 2022 debba ripetersi l’alleanza che c’è a Roma…
“Intanto va fatta una premessa: a Roma si sta facendo un ottimo lavoro grazie a Giuseppe Conte che ha fatto da garante a questa esperienza di governo. A Palermo ci sono i presupposti per dialogare con le liste civiche e, se ci sarà convergenza su temi e contenuti, con i partiti del centrosinistra, ma è in atto una crisi voluta da Italia Viva: se cadrà Conte, faremo delle riflessioni anche a livello locale. Nel nostro regolamento è prevista la possibilità di fare delle alleanze con liste civiche e partiti tradizionali, ma sarà frutto di una valutazione da fare nel territorio insieme agli attivisti da coinvolgere in un processo decisionale. Sicuramente inizieremo dai temi, partendo dal presupposto che questo schema a Roma funziona”.
Il centrosinistra palermitano è in movimento: Sinistra Comune è in rotta di collisione con Orlando, il Pd lancia incontri tematici, si ipotizzano nomi di sindaci e candidati…
“Noi non ci siamo mai fermati, il confronto con la città in questi anni è proseguito. Quello che adesso avvieremo sarà un programma di iniziative insieme ad attivisti e cittadini per decidere quali temi lanciare per le prossime Amministrative: su questi temi, vedremo che convergenze poter raggiungere con i partiti. Guardiamo con attenzione alle sinistre che non fanno parte del governo di questa città e che si stanno organizzando, il progetto di Ninni Terminelli in questo senso è sicuramente interessante”.
La sinistra oltre Giusto Catania?
“Esattamente”.
Vede possibile un’alleanza del M5s con gli eredi di Leoluca Orlando?
“La nostra base di partenza è essere alternativi a questa amministrazione comunale: abbiamo provato a dialogare con l’assessore Catania sulla mobilità e sul tram chiedendo una revisione rispetto alla famosa linea Roma-Libertà, non abbiamo trovato disponibilità. Non ci convince questo modo di fare a ‘sportellate’ con la città che invece va ascoltata, a partire dalle associazioni di categoria. Bisogna ripartire dal confronto con la società civile e col mondo imprenditoriale, se ci saranno punti di convergenza a sinistra proveremo a fare coalizione ma in discontinuità”.
E’ possibile l’alleanza con Sinistra Comune?
“Solo se ci saranno convergenze sui temi e se la nostra base sarà d’accordo. Su ambiente e mobilità può esserci una convergenza più col centrosinistra che col centrodestra”.
E gli ex grillini di Oso?
“Se ci sarà convergenza sui temi… non vedo preclusioni”.
Manca un anno e mezzo alle elezioni… cosa dobbiamo aspettarci?
“Tutto dipenderà da quello che accade a livello nazionale, una crisi potrebbe avere conseguenze anche per Palermo, ma sono convinto che la consiliatura arriverà alla sua scadenza naturale. Si è aperta la fase del dopo-Orlando e il M5s sarà una forza protagonista. Però mi preoccupa quanto accade a Roma, vista la pandemia e la crisi economica che meriterebbero un governo solido guidato da Conte”.
Il consiglio comunale la settimana prossima discuterà del tram e del mutuo: che posizione prenderete?
“Il ministero dei Trasporti ha finanziato le nuove linee del tram e non abbiamo mai messo in discussione la necessità di investire sulla mobilità sostenibile. Il punto è non aumentare l’indebitamento del Comune con nuovi mutui, ma utilizzare le risorse rese disponibili; se non bastassero, proponiamo di rivedere le tratte a partire dalla linea Roma-Libertà. Se il consiglio deciderà invece di accendere il mutuo, usiamolo per la riqualificazione delle periferie: c’è il progetto sul fiume Oreto da 13 milioni, c’è quello sulla pedana di Barcarello, il Parco Turrisi, la piazza di Brancaccio e tanti altri progetti ad oggi non finanziati. Servono interventi di riqualificazione rapidi e fattibili, se proprio dobbiamo indebitarci facciamo per una buona causa”.
Nel 2022 presenterete la lista? Cosa vi aspettate?
“Faremo un buon risultato che sarà il frutto del nostro lavoro che stiamo facendo in città, anche da opposizione”.
Qualche idea sul candidato sindaco?
“Escludo nomi vicini all’attuale amministrazione. Prima bisogna capire quale sarà l’eventuale coalizione con cui presentarci, il resto verrà dopo. Però non mi dispiacerebbe un candidato sindaco donna, farebbe bene come la Raggi o la Appendino”.