PALERMO – Sono partiti, questa mattina, lunedì 9 ottobre, i lavori di rifacimento dell’asfalto in via Volturno, nel tratto compreso dal civico 2 al 98, strada che collega il tribunale al Teatro Massimo. Gli operai, al lavoro da questa mattina, hanno già scarificato parte della strada.
I lavori sono stati approvati dalla giunta comunale lo scorso 16 giugno. Il progetto prevede un importo dei lavori a base di gara pari ad € 61.931,09, oltre somme per la sicurezza pari ad € 8.247,17 non soggetti a ribasso, per complessivi € 70.178,26 oltre € 26.026,59 per somme a disposizione dell’Amministrazione, per un importo totale dell’intervento di € 96.204,85. Il Rup dell’intervento sarà l’architetto Fabio Cittati.
Il progetto – si legge nella delibera – ha tra gli obiettivi la riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché di miglioramento della qualità urbana e di riqualificazione del tessuto sociale, anche attraverso il miglioramento della viabilità urbana.
Lungo la via, al momento interessata dai lavori, vi è istituito il divieto di circolazione in un tratto di semicarreggiata interessata dai lavori. Verranno istituiti dei divieto di sosta, ambo i lati, nei tratti interessati, con rimozione coatta 0,00 – 24,00; oltre al divieto di transito pedonale nei marciapiedi interessati ma i pedoni potranno transitare in corrispondenza del perimetro del cantiere di apposito percorso pedonale protetto.
Le opere potranno essere eseguite anche nelle ore notturne, nei giorni festivi e prefestivi riducendo per quanto possibile il nocumento arrecato alla quiete pubblica e comunque, di notte, dovranno collocarsi oltre alle relative transenne le opportune segnalazioni luminose regolamentari inerenti la zona interessata dai lavori e tutti gli ostacoli al libero transito.
Lagalla: “Questa è solo la partenza”
“Sono partiti oggi i lavori per riasfaltare totalmente via Volturno – ha dichiarato il sindaco di Palermo Roberto Lagalla -. Sulla manutenzione delle strade abbiamo voluto che si iniziasse simbolicamente dalla strada dove da più tempo, oltre vent’anni, non venivano effettuate manutenzioni. Un segnale per la città e i palermitani che da adesso potranno constatare con i propri occhi il significato degli sforzi, in più di un anno di amministrazione, per rimettere a posto i conti del Comune che da tre anni era senza bilanci approvati. Sforzi che ora possono finalmente tradursi in fatti concreti. Quella di via Volturno – ha continuato il sindaco – è solo la partenza e ringrazio l’assessorato alle opere pubbliche che seguirà anche nei prossimi mesi le manutenzioni su altri assi viari della città per riportare sicurezza lungo le strade”.
La critica: “Si cambi progetto e si tolgano i sanpietrini”
“Chiediamo – scrivono i consiglieri Germana Canzoneri e Antonio Rini insieme al Vice Presidente dell’ottava circoscrizione Nicola Glorioso – all’assessore Totò Orlando, di cui conosciamo la sensibilità, di convocare un tavolo tecnico per verificare la possibilità di intervenire su migliorie progettuali e, al contempo, di verificare la possibilità di rimuovere i blocchetti di leucitite e ricollocarli in altro luogo, ad esempio: piazze, aree pedonali o ville, per consentire una vera e preziosa conservazione del patrimonio storico e culturale della nostra città”. È la richiesta avanzata dai consiglieri comunali Germana Canzoneri e Antonio Rini che, insieme al vice presidente dell’ottava circoscrizione Nicola Glorioso, sollecitati da alcuni residenti, hanno effettuato un sopralluogo in via Volturno per verificare l’avvio dei lavori di ripristino del manto stradale.
I tre, nel manifestare apprezzamento per l’attenzione dell’amministrazione Lagalla e plauso per l’avvio di una programmazione concreta sui lavori pubblici in città, hanno voluto dare voce ad una critica costruttiva su migliorie progettuali. Infatti, in riferimento alla manutenzione del predetto asse viario, si sta scarificando l’asfalto senza rimuovere i sampietrini presenti in loco. Si tratta, pertanto, di un intervento che potrebbe rivelarsi non risolutivo a lungo termine per la tenuta del conglomerato bituminoso che, poggiando in alcuni tratti sulla storica pavimentazione, è soggetto ad una minore durata nel tempo.