Tutti l’hanno vista. Qualcuno, come Franco Lannino, amico di queste pagine ed esperto cronista, l’ha anche fotografata, nell’immagine che mostriamo, gentilmente concessa. Tutti hanno commentato con vari accenti sui social, specialmente con toni discordanti e con un approccio critico, quella réclame palermitana in casa Amat, visibile da qualche giorno.
Il messaggio di quell’uomo in atteggiamento penitenziale che invita all’obliterazione del biglietto, perché obliterare, appunto, non è peccato, ha attirato soprattutto dissensi salaci. In città se ne parla, mentre scorre il fiume del dibattito social. Ma non tutti sanno che si annuncia un cambiamento sui nostri autobus e da subito.
“La pubblicità è un frutto della precedente gestione – spiega il nuovo presidente dell’Amat, Giuseppe Mistretta – è costata appena qualche migliaia di euro, io l’ho trovata. Si riferisce a un fatto specifico: dal prossimo 4 maggio, sulle nostre linee principali, sarà possibile pagare con dei pos creati appositamente che emetteranno il biglietto. L’operazione sarà gestita dai nostri controllori-vigilantes. Ecco, forse questa comunicazione pubblicitaria da sola non era sufficiente e c’era bisogno di un’integrazione più chiara”.
Quanti sono i passeggeri che non obliterano il biglietto e che dovrebbero farlo, visto che non è peccato, anzi? “Sui dati – dice Mistretta – saremo più precisi tra qualche giorno”. Ma se la suggestione invita a pagare per avere servizi paradisiaci, è ipotizzabile che per ora si viaggi nei gironi più caldi dell’inferno della mobilità urbana (rp)