Palermo, anziano rapinato: punizione mafiosa e pestaggio

Palermo, anziano rapinato: punizione mafiosa e pestaggio

Violenza provocò violenza. Le intercettazioni

PALERMO – Qualcuno, a Porta Nuova, subì un pestaggio per avere rapinato un anziano. Alla violenza risposero con la violenza. La Procura di Palermo e i carabinieri del Nucleo investigativo hanno ricostruito un episodio che avrebbe avuto come protagonisti Gaetano Badalamenti, Alessandro Cutrona e Calogero Naso. Sono stati tutti e tre arrestati nel recente blitz che ha colpito la famiglia mafiosa di Palermo centro.

Cutrona informava Badalamenti, soprannominato Mangeskin, di avere picchiato un uomo. “Ma l’altro ieri lo sa cosa ho combinato? Ho ammazzato uno per lei… che si stava rubando pure le cose della bicicletta… l’ho ammazzato a legnate”, diceva Cutrona. Che spiegava di avere chiesto spiegazioni al ladro: “… chi è che ti ha fatto… ti ha mandato qua per rubare biciclette?”.

Non è il solo episodio emerso. Cutrona raccontava che un anziano gli aveva chiesto aiuto dopo avere subito una rapina: “Ora, stamattina è venuto quel cristianeddu che mi ha fatto una tenerezza. Dice: ho preso la pensione… avevo 20 euro nel giubbotto, si è rubato questo pacco di sigarette e 20 euro. E non solo, mi ha dato lo schiaffo e mi ha buttato a terra. Aveva le stampelle”.

Era davvero troppo per essere tollerato. Badalamenti incaricò Calogero Leandro Naso: “… ora appena lui viene… devi andare ad annagghiari Leo e gli dici: gli devi dare una timpulata… tu che lo devi buttare a terra… gli dici: questo è perché gli hai dato una timpulata a quel cristiano e gli dici: grandissimo cornuto… Te ne devi andare lontano lontano”.


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