PALERMO – Un giardino della memoria in via D’Amelio, la strada dove, quasi trentuno anni fa, il 19 luglio del 1992, furono uccisi il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della sua scorta: Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.
Il Comune di Palermo, con un atto di indirizzo del vicesindaco, ha raccolto la petizione lanciata da Salvatore Borsellino ed avviato così l’iter per la piena valorizzazione dell’area, attraverso un percorso di rigenerazione urbana e tutela ambientale.
Varchi: “L’ulivo è un albero perenne e simbolo di rinascita”
“L’Ulivo è considerato in botanica un albero perenne e nell’antichità veniva considerato sacro perché immortale. L’Ulivo di via D’Amelio, proveniente da Betlemme, è un simbolo di rinascita potentissimo e ci aiuta a tramandare la memoria di quell’orribile 19 luglio del 1992 – ha dichiarato è il vice sindaco Carolina Varchi -. Sono passati quasi trentuno anni e tutti dobbiamo impegnarci per tradurre la memoria in gesti concreti, anche valorizzando un simbolo come l’albero di via D’Amelio e restituendo il luogo alla piena fruizione di quanti vi si recano. Ringrazio Salvatore Borsellino per aver promosso una petizione che ha raccolto moltissime sottoscrizioni a testimonianza di un comune sentire che questa amministrazione condivide appieno e che, d’intesa col sindaco, ho tradotto in un atto di indirizzo a tutti gli uffici preposti. Il Comune di Palermo avvierà il percorso per la tutela dell’Ulivo di via D’Amelio come albero monumentale e per la creazione di un giardino della memoria – ha spiegato il vice sindaco -. La nostra città ha bisogno di simboli positivi affinché il ricordo di quegli anni costituisca solida base di un impegno quotidiano volto alla quotidiana affermazione della legalità”.
Mineo: “Tuteleremo l’albero”
“Quegli ideali di legalità, giustizia ed elevatissimo senso del dovere per i quali il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta furono uccisi, sono per la nostra città un prezioso patrimonio immateriale da tramandare e l’ulivo di via D’Amelio ne è simbolo per eccellenza. Nel condividere appieno l’atto di indirizzo del vicesindaco – ha dichiarato l’assessore al verde Andrea Mineo -, confermo l’impegno degli uffici del verde nella cura e tutela dell’albero”.
Carta: “Un giardino della Memoria in via D’Amelio obiettivo primario”
“La rigenerazione urbana, la bellezza e la sicurezza dei luoghi sono vettori potenti per diffondere la cultura della legalità, per affermare i valori del rispetto dei luoghi simbolo della memoria di chi ha perso la vita nella lotta contro la mafia – ha dichiarato l’assessore Maurizio Carta -. Per questo l’avvio del percorso per tutelare come albero monumentale l’ulivo di via d’Amelio e per la realizzazione di un Giardino della Memoria è un obiettivo prioritario della Giunta Lagalla e un’azione che può essere l’innesco per la più completa riqualificazione dell’area”.