In Consiglio maratona per i bilanci|Primo nodo il rendiconto 2016 - Live Sicilia

In Consiglio maratona per i bilanci|Primo nodo il rendiconto 2016

Un mese per approvare anche il previsionale 2017, altrimenti lo farà il commissario ad acta.

PALERMO – Trenta giorni per chiudere i documenti contabili. È il tempo dato al consiglio comunale di Palermo dal commissario regionale ad acta per il bilancio, Antonio Garofalo, per l’approvazione del consuntivo del 2016 e del bilancio previsionale per il 2017. Per questo motivo da oggi Sala delle Lapidi si riunirà in tutti i giorni utili del mese di settembre, una corsa contro il tempo per scongiurare il commissariamento sulla contabilità.

Il primo nodo da sciogliere è il rendiconto della gestione dell’esercizio finanziario 2016. Proprio il ritardo da parte del comune di Palermo è alla base della nomina, da parte dell’assessorato regionale alle Autonomie locali, del commissario ad acta per il bilancio. Garofalo al suo insediamento ha subito inviato una nota in cui invitava Sala delle Lapidi a dare il via libera al consuntivo 2016 “entro e non oltre 30 giorni dalla data di prima adunanza”, prevista per il 7 di settembre. “In caso di decorso infruttuoso del termine assegnato o di mancata approvazione del rendiconto finanziario – prosegue la nota di Garofalo – si provvederà con l’avvio della procedura sanzionatoria”. Ovvero, il commissario prenderà il posto del consiglio comunale in materia di bilanci.

Lavori frenetici anche per il bilancio di previsione del 2017, ovvero la stima del Comune delle entrate e delle spese previste per l’anno in corso. Il documento contabile è stato valutato in modo tiepido dai revisori dei conti, che hanno stimato in 273 milioni l’indebitamento del Comune, un aumento di 15 milioni rispetto al 2016, con in più 32 milioni di euro di debiti fuori bilancio. I revisori hanno sottolineato anche l’incertezza di diverse voci in entrata, come i 69 milioni di euro che dovrebbero arrivare dalle contravvenzioni, i 45 milioni stimati per il piano di recupero dell’evasione e morosità della Tari, e i 177 milioni che si prevede di raccogliere con la stessa tassa sui rifiuti, 44 milioni in più rispetto al 2016.

“Per il consiglio comunale è il momento della verità”, dice Fabrizio Ferrandelli, leader dei Coraggiosi e componente della commissione Bilancio del Comune. L’ex candidato sindaco parla di una “situazione seria” che starebbe emergendo “giorno dopo giorno” dall’analisi dei bilanci. “La situazione delle aziende non ci consente ancora di sapere se siamo in equilibrio con i conti – dice Ferrandelli – e ci sono diversi problemi su quanto si prevede di raccogliere con la riscossione dei tributi e delle multe, somme che vengono previste in finanziaria e spese ma poi non vengono incassate, traducendosi in una crisi di liquidità. Per esempio sui 25 milioni di multe previste ogni anno se ne incassano 8 o 9 milioni. Va bloccata questa gestione basata su un bilancio previsionale non veritiero”.


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