Palermo, ecco chi gestiva il "mercato nero" del bonus cultura

Palermo, ecco chi gestiva il “mercato nero” del bonus cultura

Maxi sequestro al titolare di una cartolibreria

PALERMO – Alcuni “bonus cultura” venivano scambiati in una sorta di mercato nero, altre volte il titolare della cartolibreria avrebbe “rubato” l’identità dei neo diciottenni per incassare i soldi.

La Procura della Repubblica e i finanzieri hanno scoperto una truffa da 470mila euro e contestualmente ha disposto il sequestro della somma nei confronti di Francesco Scalisi, titolare del negozio di via Brunelleschi a Palermo.

Tutti coloro che compiono 18 anni possono richiedere, attraverso la piattaforma 18app, il bonus cultura da 500 euro. Le ipotesi di reato contestate a Scalisi sono diverse. In alcuni casi avrebbe venduto merce diverse da quelle previste (ad esempio sigarette elettroniche), oppure sborsava fino a 150 euro ai giovani che si presentavano in cartolibreria e poi avrebbe simulato acquisti per 500 euro.

Altre volte, e sul punto le indagini coordinate dal procuratore aggiunto Sergio Demontis sono ancora in corso, si sarebbe appropriato delle credenziali dei neo diciottenni per generare voucher da spendere fittiziamente presso il proprio esercizio commerciale. Sarebbe accaduto dal 2017 fino al 2021, fino a quando qualcuno non ha notato qualcosa di strano nella banca dati.

I finanzieri hanno raccolto diverse testimonianze. Alcuni hanno ammesso le irregolarità, altre hanno spiegato di non essersi mai recati nel punto vendita del rione Cep. Eppure risultava che avessero fatto acquisti.


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