Caccia a un falso agente Enel | Nel mirino anziani e donne sole - Live Sicilia

Caccia a un falso agente Enel | Nel mirino anziani e donne sole

Il falso procacciatore è già riuscito a mettere a segno la truffa. "Ecco come difendersi".

PALERMO – “Al citofono mi hanno detto che avrei dovuto firmare dei documenti urgenti, poi hanno preteso di salire. Alla fine mi hanno chiesto dei soldi in contanti”. Una tentata truffa che si sarebbe svolta sul pianerottolo di casa: a finire nel mirino un pensionato di 73 anni che abita da solo, in via XX Settembre a Palermo, l’ennesimo nel capoluogo siciliano ad aver rischiato di essere raggirato. Ad entrare in azione falsi agenti delle compagnie elettriche che nelle ultime settimane sono stati segnalati nella zona residenziale della città.

Negli stabili delle traverse della centralissima via Libertà, falsi procacciatori hanno cercato più volte di entrare in contatto coi residenti, ma spesso sono stati letteralmente cacciati: “La scorsa settimana hanno citofonato praticamente a tutti – racconta chi abita in via Nicolò Garzilli – abbiamo quindi detto che stavamo per chiamare le forze dell’ordine e loro si sono dati alla fuga. Se non avessero avuto nulla da temere non sarebbero andati via”. Eppure qualcuno è già finito in trappola. Un uomo alto circa un metro e ottanta, dai capelli biondi, che indossava una camicia bianca e dei pantaloni neri, è infatti riuscito a scappare con trecento euro.

Ad essere truffata, una donna che abita in via Catania e che si è resa conto troppo tardi di essere finita in trappola. Ha così chiamato la polizia e le ricerche per rintracciare il finto agente sono subito partite. “Purtroppo – aggiunge Francesco Romeo, commerciante della zona – questa gente non ha pietà di nessuno. Sono venuti anche qui in negozio, ma hanno subito capito che non avrebbero ottenuto nulla. Si presentano facendo il nome di un’azienda familiare, si basano soprattutto sulla falsa sottoscrizione di contratti all’insaputa del cliente, costretto subito dopo a sborsare dei soldi “cash”. Lo so perché una mia parente è stata truffata con questo escamotage, purtroppo”.

Insomma, chi entra in azione tenta di ottenere la fiducia della vittima che, ignara di quello che andrà a sottoscrivere e convinta di potere risparmiare sui costi in bolletta, si ritrova al centro di un vero e proprio raggiro. Spesso, gli anziani vengono inoltre indotti ad anticipare una somma di denaro. Ma sia le associazioni dei consumatori che le forze dell’ordine hanno già diffuso un nuovo vademecum per difendersi e riconoscere in tempo utile chi mette in atto il raggiro.

Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità.
Ricordatevi che prima di fare dei controlli nelle case, gli enti affiggono avvisi nel palazzo.
Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi.
Se non ricevete rassicurazioni, non aprite per nessun motivo.
Ricordate che nessun ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente.
Per qualunque problema e per chiarivi qualsiasi dubbio non esitate a chiamare le forze dell’ordine.

“Come sempre – sottolineano dall’Enel – ribadiamo agli utenti che i nostri dipendenti posseggono un tesserino che li identifica e accerta l’appartenenza reale alla società. Bisogna osservare nel dettaglio la documentazione in loro possesso, dove i dati dell’azienda devono essere ben dettagliati e affiancati dal logo originale. Per evitare ogni dubbio, il cliente può chiamare il numero verde 800.900.860 e verificare che l’agente lavori davvero per noi. E’ l’unico modo per avere risposte certe e velocemente”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI