Di Francesco: "I fischi dopo Venezia ci fanno capire la nostra responsabilità"

Di Francesco: “I fischi dopo Venezia ci fanno capire la nostra responsabilità”

L'attaccante: "Ci affidiamo a Corini. Crediamo ancora alla Serie A"
CALCIO - SERIE B
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PALERMO – La compagine guidata da Eugenio Corini deve ripartire dopo la batosta casalinga di venerdì scorso contro il Venezia. Il netto 3-0 inflitto dai lagunari ha fatto emergere difficoltà e problemi che dovranno essere risolti dallo staff tecnico dei rosanero nel corso della sosta per le nazionali. Federico Di Francesco, attaccante del Palermo, ne parla ai microfoni ufficiali del club di viale del Fante.

“La partita di venerdì sera contro il Venezia sicuramente è stata una brutta sconfitta che non ci aspettavamo. Avevamo preparato la partita in settimana in una determinata maniera, però purtroppo le cose poi non sono andate come desideravamo. Peccato perché comunque eravamo partiti nel primo quarto d’ora, secondo me, in maniera buona, positiva. Poi nel corso della partita, soprattutto dopo il primo gol subito, è stata una gara al di sotto delle aspettative, dove tutti noi ci tenevamo e ci dispiace tanto. Ci dispiace perché era un’occasione importante per dimostrare il nostro valore, non ci siamo riusciti e bisogna fare i complimenti al Venezia perché hanno fatto un’ottima gara”.

“Quello che non ha funzionato venerdì sera penso sia il fatto di non essere riusciti, in qualche modo, a reagire un po’ al gol subito che veniva da un nostro momento diciamo buono – prosegue Di Francesco -. In quindici minuti abbiamo creato delle buone trame e dopo il gol non siamo stati bravi. Siamo stati forse in alcuni tratti anche confusionari nel ricercare comunque il pareggio, nel cercare la soluzione. In queste partite bisogna sicuramente cercare di viverle anche con più equilibrio all’interno della partita. Non siamo stati lucidi nell’incanalare le forze nella maniera corretta. Poi questo è valso anche il secondo gol loro e comunque nella ripresa poi non siamo riusciti a essere in qualche modo pericolosi”.

Delusione dopo Venezia

I fischi del “Barbera”, le proteste di molti tifosi. Dopo la debacle contro la squadra di Vanoli l’ambiente in casa rosanero non era dei migliori al triplice fischio: “A fine partita c’era grande delusione, perché sapevamo che per noi era un’occasione importante e come nella vittoria anche nella sconfitta siamo un gruppo unito. Ci siamo guardati negli occhi e abbiamo capito che comunque per uscire da questo momento bisogna fare qualcosa in più. Ne siamo consapevoli. Nessuno però deve mettere in dubbio l’unione del gruppo. Siamo tutti insieme, siamo il Palermo e siamo una cosa sola. Dobbiamo essere questo, una cosa sola, per il nostro obiettivo”.

“I fischi a fine gara sicuramente ci fanno molto male, però questo ci fa capire la responsabilità che abbiamo noi nei confronti del Palermo e di tutti i suoi tifosi. In questo momento c’è da fare risultati per cercare di ribaltare questa situazione e cercare di finire il campionato alla grande”, ha aggiunto l’esterno d’attacco dei rosanero.

Mister Corini

Uno dei bersagli più colpiti dalla contestazione della tifoseria palermitana è stato proprio l’allenatore dei rosa Eugenio Corini: “In questo momento in difficoltà ci affidiamo a lui perché comunque ha giocato nel Palermo, è stato una grande bandiera del Palermo e nessuno meglio di lui penso sappia cosa vuol dire vestire questa maglia e cosa vuol dire giocare e vincere per il Palermo. Quindi cercheremo tutti insieme di risalire la china e di fare un grande finale di stagione. Per far rinascere l’entusiasmo dei tifosi sappiamo che sicuramente bisogna fare risultati e farli prima possibile. Sappiamo che questa è una piazza che nel momento in cui arrivano, poi si accende e diventa veramente un valore aggiunto per noi”.

“Adesso mancano otto partite, sicuramente questa sosta ci può aiutare per prepararci al meglio. È stato un periodo emotivamente, per certi aspetti, difficile, perché comunque i risultati non sono arrivati e abbiamo sentito un po’ il peso di questa situazione. Adesso ci metteremo tutti quanti a lavorare in una certa direzione, come abbiamo sempre fatto e ancora di più perché vuol dire quello che abbiamo fatto prima non è bastato. Mancano otto partite e queste partite sono come un mini campionato, noi ci crediamo e crediamo ancora alla Serie A. Vogliamo finire in crescendo perché penso che questo gruppo se lo merita. È un gruppo che lavora sempre forte però dobbiamo dare sempre di più”.

Testa già al Pisa

Il primo impegno del Palermo dopo la sosta per le gare delle nazionali sarà la trasferta di Pisa: “Alla ripresa del campionato sicuramente dobbiamo ragionare partita dopo partita e guardare alla prima che è il Pisa. Una partita difficile in un campo difficile, ma una partita che dobbiamo vincere per noi e per i nostri tifosi. Soprattutto per dare una sterzata positiva al nostro campionato. In questa settimana qui a Torretta ospiteremo il Lommel SK, quindi sarà anche un modo per confrontarci con una squadra della galassia del City Football Group. Sarà un buon test per prepararci alla partita di Pisa e per essere pronti nel migliore dei modi”.


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