Palermo: il politico, il dirigente e il centro commerciale a Brancaccio

Intrigo centro commerciale: verifiche sui rapporti fra Russo e il dirigente

L'ex consigliere comunale Mimmo Russo
L'inchiesta della Procura ha addensato ombre sulla burocrazia

PALERMO – Sono iniziate le verifiche del Comune sull’operato di Sergio Maneri, capo area della Pianificazione urbanistica. Il suo nome, seppure non è indagato, viene citato parecchie volte nell’inchiesta che ha portato all’arresto, tra gli altri, dell’ex consigliere comunale Mimmo Russo.

“Prono ai voleri di Mimmo Russo”

In particolare sono emersi contatti fra il dirigente e il politico per la questione del nuovo centro commerciale che una società voleva costruire a Brancaccio. Rapporti che andrebbero oltre l’interlocuzione ufficiale. Secondo la Procura di Palermo, “il dirigente comunale appariva prono ai voleri del presidente della commissione urbanistica (Mimmo Russo ndr)” che era in contatto con Achille e Giuseppe Andò, consulenti della società interessata al centro commerciale.

L’obiettivo di Russo sarebbe stato quello di dare il via libera alla nuova costruzione, che fu bocciata, per avere in cambio assunzione da sfruttare come merce elettorale.

La richiesta dei consiglieri

I consiglieri comunali Giulia Argiroffi e Ugo Forello, nei giorni scorsi, hanno chiesto l’avvio un’ispezione al sindaco di Palermo Roberto Lagalla e al segretario generale del Comune Raimondo Liotta, e la rimozione immediata del dirigente comunale Sergio Maneri. L’amministrazione comunale ha avviato le verifiche, alle quali lavorano Liotta e il direttore generale Eugenio Ceglia.

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