Palermo, concorsi "truccati" al Policlinico: professori a giudizio

Palermo, concorsi “truccati” al Policlinico: professori a giudizio

L'elenco si apre con i nomi di Gaspare Gulotta e Mario Adelfio Latteri. Condannati due poliziotti

PALERMO – Due imputati condannati, un assolto, undici rinviati a giudizio e due prosciolti. Sono i numeri dell’udienza preliminare del processo sui “concorsi truccati” al Policlinico di Palermo che si è svolta davanti al giudice Giuliano Castiglia. L’accusa era rappresentata dal procuratore aggiunto Sergio Demontis e dai sostituti Andrea Fusco e Luisa Bettiol.

La regola del “fifty fifty””

Sotto processo – con inizio a dicembre – finiscono i professori Gaspare Gulotta e Mario Adelfio Latteri. Gulotta, la cui stanza era stata imbottita di microspie, sarebbe stato il dominus della lottizzazione dei concorsi per assumere i neo chirurghi in virtù di un “patto dell’alternanza” con Latteri. Si sarebbero spartiti gli incarichi “fifty fifty”: “uno lo piazzi tu, uno lo piazzo io”.

A scegliere il rito abbreviato sono stati i poliziotti della Dia Gaspare Cusumano e Salvatore Bosco. Sono stati condannati a un anno (con la sospensione condizionale della sospesa): avrebbero aiutato il professore Gulotta a reperire informazioni da usare contro l’ex genero. Scagionata anche la figlia Eliana Gulotta, pure lei chirurgo, nell’ambito di una vicenda parecchio controversa con l’ex marito. Si parlava di dossier per danneggiarlo basati su falsi certificati medici. Nulla di tutto ciò ha retto al vaglio del giudice, tanto che è stata respinta la richiesta di risarcimento dei danni avanzata dall’ex marito, parte civile nel processo. ELiana Gulotta va a giudizio per un presunto falso sul registro operatorio. Assolto sempre in abbreviato Giuseppe Salamone. Non ha retto l’accusa che fosse uno dei medici favoriti.

I membri delle commissioni

Rinviati a giudizio anche i membri delle commissioni esaminatrici che avrebbero assecondato le richieste di Gulotta e Latteri: Roberto Coppola, Giuseppe Maria Antonio Navarra, Ludovico Docimo e Vittorio Altomare (non sono tutti siciliani, perché il presunto scambio di favori avveniva anche rispetto ai concorsi di altre città italiane).

Sotto processo finiscono pure i docenti Attilio Ignazio Lo Monte e Giuseppina Campisi (avrebbero partecipato alla preparazione dei bandi), Giuseppe Di Buono e Antonino Agrusa (medici del Policlinico, avrebbero attestato falsamente la presenza di Gulotta in sala operatoria). Agrusa era anche finito davanti al Tar per le procedure del concorso da lui vinto. Il Tribunale amministrativo regionale ha ritenuto regolari le procedure e la sua nomina, così come sostenuto dagli avvocati Michele Cimino e Giorgio Troja.

I prosciolti sono Fiorella Sardo (difesa dall’avvocato Ottaviano Pavone) e Maria Letizia Eufrasia La Rocca (difesa dagli avvocati Claudia Profera e Salvo Priola). Il primo è un medico del pronto soccorso del Policlinico che avrebbe rilasciato falsi certificati alla figlia di Gulotta da usare contro l’ex marito. La seconda è un medico di famiglia che avrebbe rilasciato dei falsi certificati in favore dell’altro figlio del professore, Leonardo Gulotta, la cui posizione è stata stralciata.

“Un anno di paure e di timori nonostante l’assoluta certezza della propria innocenza: la dottoressa Sardo finalmente riceve la giusta pronuncia già in sede di udienza preliminare “, spiega l’avvocato Ottaviano Pavone.


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