PALERMO – Di giorno i vigili del fuoco, le forze dell’ordine e la Rap, che a Palermo gestisce la raccolta dei rifiuti, ripuliscono i litorali, le piazze e le strade dalle cataste di legna ammucchiate per essere date alle fiamme in vista della festa di San Giuseppe che sarà festeggiata domani. Ma la notte gruppi di ragazzi e adulti accatastano vecchi mobili e legna.
Uno dei casi è accaduto in via Bergamo, a due passi da via Oreto, dove una decina di giovani ha raccolto le pedane lasciate fuori da un deposito e ha creato un’altra catasta da dare alle fiamme per la tradizionale “vampa”.
Finita l”operazione, i piena notte, gli autori della bravata hanno intonato cori, svegliando i residenti pria che arrivassero le forze dell’ordine.
Stamattina, intanto, un falò si è registrato in via Paladini, nei pressi di viale Michelangelo.
Palermo capitale
della cultura……….
…dall’altro ragazzini e giovani panormosauri.
Fallimento totale degli educatori palermitani.
Palermo é il Bronx tra le cittá siciliane perché c’é chi vuole amministrarla come se fosse una cittá civilissima.
Cominciate a fare rispettare le norme con il controllo COSTANTE del territorio.
State allevando futuri delinquenti, perché é meglio gestire un popolo ignorante.
Cittá della cultura dell’ignoranza, altro che Unesco!
Bella tradizione diffusa, con varie ricorrenze in tutta Europa. Da controllare e incanalare in modi che non siano né nocivi né pericolosi.
quanta gente inutile che esiste ancora! inutile a loro stessi ed alla società…
Perché lasciare avventurare i vigili del fuoco in terre così selvagge? 17 tonnellate d’acqua dal Canadair su questi simpatici ragazzini risolverebbero la situazione senza mettere a rischio l’incolumità degli addetti antincendio.
Invece di regolamentare una tradizione da sempre esistente e particolarmente sentita in un certo strato della cittadinanza si cerca semplicemente di reprimerla. Si tratterebbe di individuare delle aree dove rendere minima la pericolosità e così facendo si eviterebbero delle desolanti manifestazioni di rivolta verso i tutori della legge.
Semplicemente indigeni allo stato puro!
Concordo sulla possibilità di regolamentare la cosa trovando delle aree opportune.
C’è però un altro problema. Dentro quelle cataste c’è di tutto. Tantissimi materiali pericolosi e altamente inquinanti. Come si fa a evitare che vengano usati?
Nel trevigiano i roghi dell’epifania sono un’attrazione turistica… da noi è solo tradizione da dimenticare…