Palermo, corsa contro il tempo per salvare i 58 milioni di fondi ex Gescal - Live Sicilia

Palermo, corsa contro il tempo per salvare i 58 milioni di fondi ex Gescal

Interventi a San Filippo Neri, Borgo Nuovo e Sperone

PALERMO – Da più di vent’anni circa 58 milioni di euro dei fondi ex Gescal, a Palermo, attendono di essere spesi. Un investimento mirato a restituire un nuovo volto a scuole, strade e piazze di tre quartieri periferici del capoluogo (San Filippo Neri, Borgo Nuovo e Sperone) che rischia però, ancora una volta, di non concretizzarsi. La delibera sulla rimodulazione dei fondi è arrivata come un fulmine a ciel sereno in consiglio comunale e dovrà essere ratificata entro e non oltre il 17 gennaio. Fissata quindi per domani la seduta a Palazzo delle Aquile per l’approvazione della rimodulazione, così come proposta dal sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, che tenterà di ricompattare la sua maggioranza in aula ed ottenere disco verde.

I progetti che verranno finanziati

A Borgo Nuovo verranno destinati sei milioni per la costruzione di nuovi tratti stradali in piazza San Paolo, via Caltagirone, via Tindari, via Attinelli e del nuovo svincolo di viale Michelangelo. Verrà anche messo a norma il plesso scolastico “Maritain” e garantita la manutenzione ordinaria e straordinaria di strade e marciapiedi. Allo Sperone, andranno circa 24milioni per la messa in sicurezza della scuola materna in via Pecori Giraldi, dell’istituto Mattarella e dell’istituto Randazzo. Verranno realizzate nuove strade e nuovi spazi pubblici ed un parco verde attrezzato in via Di Vittorio. È prevista anche la sistemazione di aree pubbliche da attribuire alle pertinenze residenziali della medesima via.

A San Filippo Neri andranno i restanti 28milioni. Saranno impiegati per la messa in sicurezza dei plessi scolastici Sciascia di via Adamo Smith e via De Gobbis e per realizzare una piazza vicino alla chiesa di San Filippo Neri. Verrà realizzato anche un murale digitale luminoso da collocare sui prospetti di alcuni edifici popolari della borgata. Ci saranno anche interventi di recupero del Baglio Mercadante propedeutici alla nascita di un centro di quartiere. È prevista, infine, anche la costruzione di una scuola materna in via Patti.

Randazzo: “Non c’è stato confronto”

Le opposizioni lamentano il mancato coinvolgimento del consiglio comunale nella rimodulazione. “Circa un anno fa abbiamo proposto e approvato un ordine del giorno che impegnava l’Amministrazione a confrontarsi con il consiglio comunale nella rimodulazione – spiega Antonino Randazzo, capogruppo M5s -. Questo confronto non c’è stato”. Le minoranze non hanno digerito l’esclusione di alcuni dei progetti dalla delibera chiedendo che vadano a riferire in aula tutti i Rup interessati, soprattutto quelli dei progetti esclusi. “Con la rimodulazione proposta dal sindaco alcuni dei progetti che da anni attendono i fondi sono stati tagliati fuori – aggiunge Randazzo -, vorremmo capire il perché. Vogliamo comprendere quali siano le motivazioni che hanno portato a questa esclusione”. E infine Randazzo: “Bene che i fondi non siano finiti in altri quartieri e si sia deciso di lasciare invariata la destinazione degli investimenti”.

Rini: “Abbiamo messo in sicurezza i fondi”

“Grazie all’impegno e alla perseveranza dell’assessore regionale Aricò e al Comune siamo riusciti a salvare i fondi”, dice Antonio Rini (FdI), presidente della seconda commissione. “È vero che sono state tolte alcune opere rispetto alla programmazione iniziale – specifica Rini – ma non per una volontà politica. Sono stati recepiti i provvedimenti dei Rup di competenza che li hanno ritenuti ‘improcedibili’. La commissione ha posto un emendamento bipartisan che impegna l’Amministrazione a monitorare gli interventi esclusi, così da verificarne la coerenza con le attuali esigenze degli ambiti territoriali interessati e reperire eventuali risorse finanziarie per la loro realizzazione, nell’ambito della definizione di una strategia di rigenerazione urbana sostenibile”.


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