Covid, ennesimo giorno di caos al 'Cervello', solo codici rossi

Covid, ennesimo giorno di caos al ‘Cervello’, solo codici rossi

Un altro giorno difficilissimo al pronto soccorso.

Ore quindici. Più di quaranta pazienti al pronto soccorso Covid dell’ospedale ‘Cervello’ di Palermo. In questo momento – così trapela – l’ospedale accetta casi di massima urgenza, i codici rossi. Gli altri vengono dirottati altrove. Altre volte era stato raggiunto il picco e la situazione era poi rientrata nel giro di qualche ora. Altre volte c’erano le file delle ambulanze. Si spera che, pure nella presente occasione, la situazione si normalizzi.

Dunque, una storia che si ripete. Ci sono tantissimi contagi, che si traducono in tanti ricoveri. Omicron 5 è una variante contagiosissima. Ed è, appunto, un affollamento che abbiamo raccontato più volte. E’ pure vero che nessun sistema può reggere volumi altissimi di assistenza, tuttavia la sanità siciliana appare presa di sorpresa dall’ondata Covid. Come se, sul piano dell’organizzazione, ci fossero meccanismi da registrare. Un dato incongruo, dopo due anni di pandemia.

I positivi aumentano. La mancanza delle più elementari precauzioni – la mascherina al chiuso, per esempio – aiuta il Covid nella sua diffusione. Ed è verosimile che, con i tamponi fai da te, i contagi reali siano molti di più e che ci siano tante persone che circolano, espandendo il raggio d’azione del virus. I bollettini certificano la pienezza dell’ondata. Più contagi, più ricoverati e la serie inarrestabile dei morti. Sono soprattutto anziani e fragili. E non li stiamo proteggendo. (Roberto Puglisi)


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI