PALERMO – La Procura di Palermo sin dal 2022 ha aperto un’indagine dopo che il chirurgo toracico Francesco Caronia ha denunciato la presunta mala gestio del reparto dell’ospedale Civico in cui lavorava. L’inchiesta, su richiesta degli stessi pubblici ministeri, è stata archiviata. La vicenda, però, non è definitivamente chiusa.
Nel frattempo la stessa Procura ha aperto un fascicolo sui casi di malasanità e colpe mediche denunciati da Caronia.
I profili della vicenda sono due. Il chirurgo, prima tramite il deputato Ismaele La Vardera e poi ai microfoni delle trasmissione “Lo Stato delle cose” e “Le Iene”, ha denunciato a più riprese 277 casi di cartelle cliniche falsificate per ottenere rimborsi maggiorati. La stragrande maggioranza si sarebbe verificata sotto la direzione del primario Damiano Librizzi. Caronia, tre anni fa, si è anche rivolto al tribunale del lavoro dopo aver perso la corsa a primario con Librizzi. Il tribunale non ha riconosciuto le sue ragioni definendo legittima la scelta di Librizzi.
Sul fronte che si potrebbe definire amministrativo si è indagato a lungo. La finanza ha presentato una informativa ai pm che non hanno ravvisato gli estremi necessari per chiedere il processo. Da qui la richiesta di archiviazione, di cui non si conosce la motivazione, accolta dal giudice per le indagini preliminari. Caronia si è opposto all’archiviazione. Secondo il giudice, non avrebbe titolo per farlo. La questione procedurale è ancora al vaglio della Corte di Cassazione.
C’è poi il secondo profilo, quello strettamente sanitario. Caronia ha parlato, facendo ascoltare anche delle registrazioni audio con i colleghi del reparto, di esami inutili, effettuati solo per ragioni economiche, di interventi eseguiti male che nei casi più drammatici avrebbero portato anche alla morte. Il caso più eclatante sarebbe quello di una giovane mamma di 37 anni, si chiamava Nadia, morta per le complicazioni dopo un intervento in anestesia totale che non doveva essere fatto.
Su questo fronte la Procura ha avviato una nuova inchiesta visto che non c’erano state querele da parte di familiari di pazienti deceduti o che ritenevano di essere stati curati male.
Dopo le denunce di Caronia l’assessorato regionale della Salute, su disposizione del governo Schifani, ha istituito una Commissione straordinaria per verificare l’attività clinica dell’unità operativa di Chirurgia toracica dell’ospedale Civico di Palermo.