PALERMO – Cinque anni di carcere. È la pena inflitta a Stefano Lo Verso, imputato per violenza sessuale. Avrebbe abusato di una donna di 29 anni. La sentenza è del giudice per l’udienza preliminare Ermelinda Marfia. Lo Verso, come previsto dal rito, ha ottenuto lo sconto di un terzo della pena.
Il 42enne era stato arrestato lo scorso settembre dai poliziotti del commissariato San Lorenzo. Si tratta di una persona che vive grazie a dei lavori di fortuna. Per ultimo raccoglieva il ferro abbandonato per strada.
La Procura ha ricostruito che i due si erano conosciuti in un locale in piazza Garraffello alla Vucciria. L’uomo le avrebbe offerto un passaggio fino a casa. Durante il tragitto avrebbe fermato la corsa in una strada buia nella zona di via Ugo La Malfa. Qui avrebbe cercato di baciare la donna e, al suo rifiuto, l’avrebbe costretta a subire un rapporto sessuale completo. Poi sarebbe riuscita a scappare. “Rapporto consenziente”, si è sempre difeso l’imputato.
I poliziotti hanno estrapolato una serie di frame delle telecamere che hanno ripreso il percorso della macchina. Decisivo il fotogramma che inquadrava un’ammaccatura al veicolo di Lo Verso nello stesso punto della macchina utilizzata dal presunto violentatore. All’indomani dei fatti la vittima si è confidata con un amico e ha presentato una denuncia al commissariato.
La donna era costituita parte civile con l’assistenza dell’avvocato Mariangela Cicero. Le è stata riconosciuta una provvisionale immediatamente esecutiva. Il danno definitivo sarà quantificato in sede civile. Oltre alla condanna per l’imputato è scattata la pena accessoria dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
“Indubbiamente siamo soddisfatti del risultato processuale raggiunto. Tuttavia – spiega l’avvocato Cicero – di questo crimine odioso la giovane donna sarà costretta a portare per sempre il segno di una brutalità senza rimedio e senza giustificazione”.