Palermo, quartiere Ballarò. Una donna arriva spingendo il passeggino. Sa dove andare. Sa dove trovare la droga. Acquista la dose sotto gli occhi del figlio piccolo. Come lei professionisti, impiegati, giovani e meno giovani, disoccupati e turisti: il fenomeno della droga è trasversale.
Lo spaccio e il consumo avvengono alla luce del sole. “Piccola Amsterdam”, così il rione con lo storico mercato viene definito dai pusher, molti dei quali sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare. Ad eseguirla i carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Piazza Verdi.
Il provvedimento, emesso dal giudice per le indagini preliminari su richiesta della Procura della Repubblica, raggiunge 25 persone: 4 in carcere, 5 agli arresti domiciliari, 7 con obbligo di dimora e 9 con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Le misure cautelari più pesanti colpiscono: Salvatore Mazzanares, 22 anni, Amhed Adel (22 anni, egiziano senza fissa dimora), Fabio Benfante, 31anni, Salvatore Rasa, 69 anni (in carcere); Salaheddine El Manaoui, marocchino di 23 anni, Salvatore Cardinale, 25 anni, Dario Accardi, 37 anni, Francesco Paolo La Barbera, 22 anni, Manuel Picciotto, 21 anni (ai domiciliari).
L’area delimitata via Nunzio Nasi, piazzetta Lucrezia Brunaccini e via Mongitore è un grande “coffe shop”, come quelli legalizzati della capitale olandese.
La piazza di Ballarò è attiva 24 ore su 24. Si spacciano crack, cocaina, hashish, marijuana e Suboxone. Quest’ultimo è un medicinale destinato al trattamento della dipendenza, soprattutto da eroina e morfina. Ed invece diventa una droga come le altre.
Le dosi si vendono in pieno giorno, nelle strade frequentate da minorenni e turisti. Il mercato e una scuola sono a pochi passi.
Ci sono i pusher e ci sono le vedette. Quando pronunciano la parola d’ordine “Fairo” vuol dire che a Ballarò stanno arrivando“ le forze dell’ordine. La piazza garantisce un profitto giornaliero di 4000 euro circa. Dal 2020 sono state monitorate 256 cessioni di sostanze stupefacenti e sono già state arrestate in flagranza di reato 10 persone, sequestrati circa 2,5 kg di droga e segnalati alla Prefettura 78 consumatori.
I carabinieri del Nucleo cinofili impiegati per l’esecuzione delle misure cautelari, durante le attività di perquisizione e controllo del quartiere eseguite con l’aiuto del cane antidroga Ron, hanno individuato una maxi serra di marijuana “indoor” allestita in un magazzino attrezzato con luci, tubi di areazione e sistema di irrigazione. Nella serra sono stati sequestrati diversi sacchi contenenti infiorescenze di marijuana.