"A Palermo rischio emergenza rifiuti. Io resto, ma solo se c'è fiducia"

“A Palermo rischio emergenza rifiuti. Io resto, ma solo se c’è fiducia”

Il punto sulla raccolta e sulla partecipata nell'occhio del ciclone
INTERVISTA AL PRESIDENTE RAP
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2 min di lettura

PALERMO- Giuseppe Todaro, presidente della Rap, buongiorno. Cosa dice il suo oroscopo del 2024?
“(risata) Dice che io sono sempre pronto a prendermi le mie responsabilità e a non mollare, quando c’è la tempesta”.

No, non è stato un inizio d’anno agevole per l’uomo che guida la partecipata che si occupa della raccolta dei rifiuti, a Palermo. I cumuli di ‘munnizza’ natalizi, le lamentele e le bordate del sindaco Lagalla che chiede un cambio di passo, altrimenti…

Il sindaco ce l’ha con lei, presidente?
“No, ci sentiamo ogni giorno e ogni giorno mi conferma la sua fiducia e il suo apprezzamento”.

E allora?
“E allora il vero punto è un altro. Ci sono tantissime cose previste per dare una svolta. Ma ci sono pure lentezze burocratiche della pubblica amministrazione che ancora non hanno permesso di realizzarle. Io sono qui da poco, ma è dal 2018 che la Rap spiega di avere bisogno d’aiuto”.

Cosa occorre?
“Quello che è noto a tutti. Il primo problema è il personale. Abbiamo un’età media altissima dei dipendenti che rende il trenta per cento praticamente inabile ai lavori pesanti. Mandiamo settanta lavoratori all’anno in pensione. Mancano, soprattutto, le funzioni apicali”.

Ma il sindaco vuole efficienza.
“E ha ragione, condivido le sue preoccupazioni. Però, al momento, la situazione è questa. Quando avremo risolto alcuni dei nostri guai e non saremo bravi, allora sarà giusto, con le risorse pienamente operative, pretendere il massimo. Per ora, facciamo quello che possiamo e pure quello che non potremmo”.

Mancano anche i soldi?
“Sì, aspettiamo circa cinquanta milioni di euro dal Comune, attendiamo che si sblocchino i concorsi. L’elenco dei settantacinque autisti è pronto, ci stiamo occupando della selezione dei 309 operatori ecologici”.

Il piano industriale?
“Ha subito dei ritardi, ma lo stiamo rivedendo con gli ultimi aggiornamenti”.

Com’è il morale dei lavoratori?
“Il personale è stanco di fare doppi turni e straordinari. E non è questione di più o meno soldi. Se uno non ce la fa, non ce la fa”.

I sindacati ‘minacciano’ una dura protesta.
“Ogni agitazione rischierebbe di scatenare una vera emergenza rifiuti. Altro che Natale! Ma confido, nonostante la tensione e il malessere, che possa trionfare il senso di responsabilità, nell’interesse di di tutti”.

Lei resta al comando sempre e comunque?
“Ho la fiducia del sindaco, ripeto, che ci stimola con interventi e sottolineature. Se intervenisse un’assenza di fiducia, se non arrivassero le risorse chieste, allora ne prenderò atto e agirò di conseguenza. Io sono qui per rendere un servizio alla comunità, ma devo avere gli strumenti necessari”.


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