Galvagno, gli altri indagati e quelle parola intercettata: "Ricattabili"

Galvagno, gli altri indagati e quelle parola intercettata: “Ricattabili”

Gaetano Galvagno all'Ars
Le indagini dalla Sicilia rischiano di trasferirsi a Roma

PALERMO – C’è una parola che inquieta fra le migliaia intercettate dai finanzieri. Ed è “ricattabili”. Gli investigatori l’hanno sottolineata nell’informativa depositata nei mesi scorsi alla Procura della Repubblica di Palermo.

È diventata l’ossatura dell’inchiesta per corruzione che coinvolge il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, l’assessore regionale Elvira Amata, imprenditori, addetti alla comunicazione e tanti altri i cui nomi non sono ancora noti.

Volevano creare una fondazione

La portavoce di Galvagno, Sabrina De Capitani (che si è dimessa), e Marianna Amato, entrambe indagate per corruzione, volevano costituire “un gruppo”. Meglio, una “fondazione” per gestire gli eventi sulla falsa riga della Fondazione Dragotto, che di eventi finanziati con centinaia di migliaia di euro dall’Ars ne ha organizzato parecchi.

De Capitani e Amato si interrogavano se fosse opportuno informare del loro progetto Galvagno, soprattutto alla luce del fatto che avevano coinvolto anche Pippo Martino, segretario particolare e allora capo di gabinetto vicario dell’assessore al Turismo Elvira Amata. Qualcuno di molto vicino a Galvagno, il segretario particolare Giuseppe Cinquemani, li avrebbe potuti aiutare per accelerare le procedure burocratica.

“Per adesso sono tutti ricattabili”

“Lo faccio una bella persona intelligente Gaetano, come uomo 6 (indicato così per coprire l’identità di un ifluente uomo politico ndr) e quindi prenderli per il culo meglio di no”, diceva Amato. Tra una chiacchiera e l’altra ecco spuntare la frase “m… per adesso sono tutti ricattabili”.

Chi e perché era ricattabile? Domande a cui dare risposta. Stessa cosa per “uomo 6”, tutto fa pensare che si tratti di un esponente di Fratelli d’Italia capace di spendere il suo peso con il collega di partito Gaetano Galvagno. Sarebbe stato “uomo 6” lo sponsor politico di Amato.

Galvagno e “uomo 6”

Marianna Amato era ambiziosa. “Ma io qua sto dicendo a livello nazionale non a livello regionale perché a livello regionale io ce li ho i contatti… lui (il presidente del parlamento siciliano, Gaetano Galvagno ndr) già mi ha messo a disposizione, ma siccome io gli ho detto che non mi voglio limitare solo alla Sicilia ma voglio organizzare questi eventi in tutta Italia… ho bisogno ovviamente dei contributi a livello ministeriale, quindi ho bisogno dei ministeri e dei punti di riferimento ministeriali e lui mi ha detto va bene. Gli ho detto chiaramente guarda per fare ste cose almeno 200 mila euro…”.

Le indagini dalla Sicilia rischiano di spostarsi anche a Roma. A Palermo si indaga per corruzione e peculato (è il capitolo sull’utilizzo dell’auto blu Galvagno) ma si spulciano anche le fatture per la realizzazione degli eventi finanziati con i fondi pubblici. I costi dichiarati non convincono.

C’è un lunga stagione legata alla promozione turistica della Sicilia che viene spulciata. A cominciare dal 2019, quando l’assessore regionale al Turismo nell’Isola era Manlio Messina, personaggio di spicco in Fratelli d’Italia di cui è stato vice capogruppo alla Camera dei deputati. Potrebbe essere lui “uomo 6”, politico influente ma non indagato, spesso citato nelle intercettazioni?
Inchiesta per corruzione, Galvagno riferisce all’Ars: IL VIDEO


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