Palermo, linea dura di Ballardini: | "C'è malcontento e poca serenità" - Live Sicilia

Palermo, linea dura di Ballardini: | “C’è malcontento e poca serenità”

Alla vigilia della partenza per Bergamo, il tecnico rosanero rende noto il nervosismo che serpeggia nello spogliatoio: una situazione trovata dal ravennate già dal suo ritorno in Sicilia. Su Vazquez: "Si è caricato di situazioni non chiare".

calcio - serie a
di
4 min di lettura

PALERMO – Animi caldi in casa Palermo, ma Ballardini non ci sta. Le scaramucce tra alcuni giocatori e la società non possono influenzare il cammino di una squadra diventata sua soltanto a campionato in corso, e a questo punto la scelta non poteva che essere drastica: “Sappiamo tutti che la situazione già da tempo è chiara. C’è del malcontento in alcuni, da prima che arrivassi, nei confronti della società. Non esiste giocar contro, non ha senso dire che qualcuno lo abbia fatto nei confronti dei compagni o dell’allenatore. In campo magari non ci si riesce ad esprimere perché non c’è serenità”. Eppure, almeno nella prima uscita stagionale, non sembravano esserci segnali di questo tipo: “A Roma con la Lazio abbiamo fatto una buona partita, contro la Juventus siamo stati sotto 1-0 fino al 43’ del secondo tempo e chissà di cosa parleremmo se Trajkovski avesse segnato. Fino ad oggi, nella nostra gestione, sì è visto un Palermo molto soddisfacente sul piano dell’impegno”.

Quasi un déjà-vu per Ballardini, che nel suo periodo alla Lazio si trovò a fronteggiare una mole spropositata di giocatori fuori rosa. Il tecnico evita però ogni paragone: “Ai tempi era un problema legato a mancati rinnovi contrattuali per quattordici giocatori. Qui invece si tratta di malcontento e poca serenità, problemi presenti già da prima del mio arrivo”. Non che i giocatori coinvolti, ovvero Maresca, Rigoni e Daprelà, siano esenti da colpe: “Ci può stare, ma qui c’è gente che fatica a prendere mille euro al mese. Come spieghi il tuo malcontento alla gente comune? Io capisco di essere un privilegiato, mio nonno mi chiedeva come facessi a dare da mangiare ai miei figli facendo l’allenatore… Io voglio dei ragazzi che siano sereni, contenti e motivati per il Palermo calcio. Privilegiamo in questo momento quei giocatori che in campo si sentono liberi. Per questo preferiamo avere i vari Ferchichi, Pezzella, Pirrello e La Gumina, che con i loro limiti sono contenti e danno una mano al Palermo. Quando le cose si risolveranno, allora si ritornerà indietro”.

Tre esclusi che hanno in qualche modo avvelenato l’atmosfera all’interno dello spogliatoio, coinvolgendo anche altri compagni. Su tutti Franco Vazquez, apparso il più nervoso di tutti contro l’Alessandria: “Vazquez probabilmente ha fatto suo questo stato d’animo dei compagni – ha ammesso Ballardini – si è caricato di situazioni non chiare. Ma lo sapete meglio di me, è un ragazzo di venticinque anni. Anche lui magari ha sofferto questa situazione di poca serenità”. Per l’italo-argentino, assente per squalifica a Bergamo, non è arrivata alcuna punizione. Il giocatore, anzi, ha chiesto di poter partire con la squadra, sebbene non possa scendere in campo, dove probabilmente Ballardini opterà per Quaison: “Ci lavoriamo tutti i giorni. Ha qualità non comuni, dalla duttilità alla velocità, e insieme a lui dobbiamo individuare quale sia il ruolo più adatto. Certamente ha qualità offensive, certamente è un giocatore generoso, ma ancora non è chiara la sua identità. Bisogna fare in modo che la trovi e non è semplice. Anche in nazionale ha giocato da seconda punta ed esterno offensivo nel 4-4-2. A Palermo ha girato un po’ ovunque, dà la piena disponibilità in tal senso”.

Senza i tre “epurati”, senza Vazquez e Struna squalificati, e anche senza El Kaoutari per scelta tecnica, il Palermo si prepara ad affrontare una squadra in piena saluta come l’Atalanta: “Una delle rivelazioni del campionato. Si è conquistata i suoi punti con prestazioni di grande rilievo. Giocano bene, hanno un’identità molto chiara con due “piccoletti” straordinari, un centrocampo di qualità e una difesa esperta. Non credo che la vittoria con la Roma possa distrarli, la loro realtà li porta a stare sempre sul pezzo. Non credo ci sia questo rischio per loro”. Per i rosa, invece, il rischio potrebbe essere quello di ripetere quanto fatto contro l’Alessandria: “L’atteggiamento è stato molto chiaro, è colpa anche dell’allenatore. So bene che in Coppa Italia ci sta tutto, ma il primo responsabile è l’allenatore. La brutta prestazione di coppa è responsabilità in primis dell’allenatore, perché non esiste un giocatore che giochi contro. Mi viene la pelle d’oca anche solo a pensarci”. Nonostante tutto, da parte di Zamparini, non sono arrivati strali nei confronti del tecnico. Forse una dimostrazione di fiducia, anche se Ballardini preferisce glissare: “Questa domanda è meglio farla alla società”.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI