Palermo: preside dello Zen interrogata, arrivano gli ispettori - Live Sicilia

Palermo: preside dello Zen interrogata, arrivano gli ispettori

La dirigente scolastica è finita ai domiciliari

PALERMO – La preside dello Zen, Daniela Lo Verde, si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Stessa scelta hanno adottato gli altri due indagati, il vicepreside Daniele Agosta e l’impiegata di un’impresa di apparecchiature elettroniche Alessandra Conigliaro.

Udienza-lampo

Visibilmente provata, la dirigente scolastica è arrivata al Palazzo giustizia di Palermo intorno alle dieci. Al suo ingresso i pubblici ministeri della Procura europea Calogero Ferrara ed Amelia Luise hanno chiesto che le venissero tolte le manette, coperte da una sciarpa. L’interrogatorio davanti al giudice per le indagini preliminari Elisabetta Stampacchia è durato il tempo delle formalità. Poi la scelta di non rispondere. Fuori dall’aula il suo legale, l’avvocato Ninni Reina, spiega: “Prima vogliamo leggere e approfondire le contestazioni. L’indagata non ha alcuna intenzione di sottrarsi al confronto”. Al momento “è distrutta, le manca serenità e lucidità”.

Possibile ricorso al Riesame

Non è escluso che la difesa farà domanda al Tribunale del Riesame contro la misura cautelare. Tutti gli indagati si trovano agli arresti domiciliari. I pm sono certi di avere scoperchiato la mala gestio dei progetti finanziati dall’Unione europea e destinati agli allievi della scuola “Giovanni Falcone”. I progetti andavano deserti e i materiali – dai computer al cibo – finivano a casa della preside. Da qui le accuse di peculato e corruzione.

In mattinata alla scuola sono arrivati gli ispettori del ministero dell’Istruzione per controllare l’attività svolta sotto la dirigenza Lo Verde. Tutti i progetti saranno spulciati. Stessa cosa stanno facendo i carabinieri del Nucleo investigativo. Fino all’arresto della preside, infatti, non era stato possibile acquisire alcuni documenti importanti altrimenti l’inchiesta sarebbe stata svelata. Tra i progetti ce ne sono alcuni finanziati con il Pnrr.


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