Palermo, non organizzò l'incontro del boss: professionista assolto - Live Sicilia

Palermo, non organizzò l’incontro del boss: professionista assolto

Esce dal processo che prosegue per altri dieci imputati

PALERMO – Cadono le accuse. Assolto in udienza preliminare il geometra Davide Giambanco. Era imputato per favoreggiamento aggravato in favore di Pietro Badagliacca, mafioso della famiglia Rocca-Mezzomonreale. Secondo il giudice, il fatto non sussiste. In precedenza era già venuta meno l’accusa di esercizio arbitrario delle proprie ragioni: l’azione penale non poteva essere iniziata per difetto di querela.

In particolare Giambanco, difeso dagli avvocati Enrico Sorgi e Piero Capizzi, avrebbe fatto da tramite per organizzare un incontro mafioso. L’esercizio arbitrario delle proprie ragioni riguardava uno scontro avuto con un cliente insoddisfatto che lo minacciò di morte perché riteneva di non essere stato ben seguito. Giambanco avrebbe reagito dicendo che si sarebbe rivolto a Badagliacca.

Giambanco esce dal processo che prosegue con il rito abbreviato per altri dieci imputati. Ci sono cognomi noti alla cronaca giudiziaria come Pietro, Gioacchino e Angelo Badagliacca (zio e nipoti). Gioacchino fu inserito nel gruppo di fedelissimi che nel 2003 accompagnò Bernardo Provenzano, alias Gaspare Troia, in una clinica a Marsiglia per operarsi alla prostata. Pietro Badagliacca ha già scontato 14 anni in carcere per mafia. L’inchiesta svelò l’esistenza di uomini d’onore riservati e fino ad allora sconosciuti agli investigatori.


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