Palermo, mafia: Guttadauro non risponde, il figlio nega - Live Sicilia

Palermo, mafia: Guttadauro non risponde, il figlio nega

Diversa strategia difensiva dei due indagati

Giuseppe Guttadauro si avvale della facoltà di non rispondere, mentre il figlio Mario Carlo nega ogni accusa. È diversa la strategia difensiva dei Guttadauro davanti al giudice per le indagini preliminari Claudia Rosini. Sono entrambi accusati di associazione mafiosa, mentre al figlio viene contestato anche un pestaggio. Il padre, 73 anni, si trova agli arresti domiciliari per l’età. Ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere. Il figlio, che di anni ne ha 33 ed è in carcere, ha ribattuto alle contestazioni. I suoi interventi sul territorio, a cominciare dalla questione che riguardava l’apertura di una pompa di benzina, così ha detto al giudice, non avevano alcuna natura illecita. Voleva avviare alcune attività che, peraltro, ha aggiunto, sono rimaste ferme alla fase progettuale.

L’accusa

Secondo la Procura, invece, ogni sua mossa era intenta a mantenere il controllo sulle dinamiche mafiose locali, su indicazione del padre del quale sarebbe stato l’alter ego. Mario Carlo Guttadauro nega tutto, anche di essere stato il mandante di un pestaggio di un membro della famiglia Abbate della Kalsa che lo aveva offeso pubblicamente. Guttadauro junior dice di non avere mai ordinato l’aggressione. Anzi, nel momento in cui lo seppe, allontanò le persone che l’avevano commessa. Entrambi gli indagati sono difesi all’avvocato Raffaele Bonsignore. CONTINUA A LEGGERE SU LIVESICILIA

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