Birra e canzoni napoletane: mafia, potere e miseria a Palermo

Birra e canzoni napoletane: mafia, potere e miseria a Palermo

Un intero quartiere sottomesso al volere dei boss

PALERMO – Birra e canzoni napoletane. La festa rionale come momento chiave per esercitare la pressione su un intero quartiere. L’ultimo blitz fra Villagrazia e Santa Maria di Gesù fotografa l’ennesima storia di mafia e miseria.

Francesco Guercio, Massimo Mancino e Girolamo Rao, tutti arrestati nel blitz di ieri, si diedero un gran da fare nel settembre di due anni fa in via Mendola. Doveva essere una festa da fare invidia agli altri quartieri della città.

Servivano soldi, però. E così se ne andavano in giro a raccoglierli. “La festa è di tutti” e tutti dovevano dare il loro contributo economico. Bisognava imporlo soprattutto a chi “ancora non ha uscito una lira”. Mimmo Rao sapeva essere convincente se è vero come è vero che un commerciante è stato intercettato mentre gli diceva: “… non lo posso fare ma te li sto dando con tutto il cuore”.

“Quattrocento euro e si devono scrivere…”, dicevano Guercio e Rao, facendo emergere l’esistenza di una contabilità. Poi si passava alla organizzazione pratica. “Se hai bisogno di casse di birra e di cose da bere le cose da bere le dovete prendere tutte da Mimmo”, era il diktat di Mancino.

Motivo? “Il guadagno che Mimmo prende dalla birra e dalle bibite… lo deve mettere nella festa… hai capito?… e neanche lui guadagna un euro.”

Quindi facevano una sorta di pianta per stabilire dove si dovessero piazzare gli ambulanti abusivi: “… questo posto di qua me lo sto prendendo io… chi è chi si ci deve metterei… no mi ci metto con la birra… ma tu il meglio posto hai sei il più vicino di tutti… devi mettere i tavolini qua te li metti fuori… devi mettere i tavolini…”.

Il momento clou doveva essere il concerto. Rao aveva tenuto i contatti con il padre del neomelodico Tony Colombo, che ha un negozio in via Oreto di cd e dischi.

Erano tutti contenti. A “rovinare” la festa arrivò il divieto del questore. Niente canzoni napoletane.


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