PALERMO – “Parliamo con Totò Bongiorno e vediamo come deve inserire a tua moglie”. Così diceva Giuseppe Incontrera al fidanzato (non marito ndr) di una giovane cantante che si era fatta notare ad una festa privata a Trabia.
Il talent scout era stato Giuseppe Di Giovanni che l’aveva invitata ad esibirsi sul palco della festa rionale al Capo. Ecco la nuova puntata dello stadio neomelodico di Cosa Nostra. I concerti di piazza sono l’occasione per manifestare il proprio potere. Perfino con la scelta della scaletta dei pezzi e dei cantanti che devono salire sul palco.
A Porta Nuova c’è una sorta di monopolio imposto dai boss attraverso la figura dell’impresario Salvatore Buongiorno, recentemente condannato assieme ad altri imputati.
Se si vuole fare carriera bisogna farsi notare dalla gente che conta. Stavolta si tratta del “tignuso” o “curtuliddu”. Sono gli appellativi che richiamano le caratteristiche fisiche di Di Giovanni, considerato l’ultimo reggente del mandamento di Porta Nuova. Prima di lui anche i fratelli Gregorio e Tommaso si davano un gran da fare per sponsorizzare artisti a loro graditi.
L’uomo e la sua fidanzata, Sabrina, furono convocati in piazza Ingastone. Forse è stato l’inizio di una carriera tra i neomelodici, là dove i boss decidono le scalette dei concerti. Altro che casting, gavetta e talent show.