Palermo, mafia e scommesse: pene scontate, due scarcerati

Palermo, mafia e scommesse sportive: pene scontate, due scarcerati

Francesco Nania, Benedetto Sgroi, Antonio Lo Baido, Antonino Pizzo
"C'era un accordo con le famiglie mafiose"

PALERMO – Le pene vengono viste al ribasso e due imputati tornano liberi per decorrenza dei termini di custodia cautelare. Si chiude in appello uno dei tronconi del processo sul grande affare delle scommesse sportive gestite dalla mafia. Il processo arrivava dal rinvio della Cassazione. Gli sconti di pena sono dovuti al fatto che è caduta l’aggravante dell’autoriciclaggio. Un aspetto importante visto che l’inziale contestazione era il reimpiego del denaro di provenienza illecita.

Gli imputati e le pene

Il boss di Partinico Francesco Nania è stato condannato a 9 anni e due mesi (gli erano stati inflitti 12 anni e 8 mesi). Nove anni ad Antonio Lo Baido (aveva avuto 11 anni e 8 mesi), 6 anni e due mesi a Gerardo Orvieto Guagliardo (8 anni e un mese); 9 anni, due mesi e 20 giorni ad Antonino Pizzo (12 anni e 4 mesi), 9 anni, un mese ed 10 giorni a Benedetto Sgroi (12 anni, 7 mesi e 10 giorni).

Nania e Sgroi scarcerati

Nania e Sgroi, difesi dagli avvocati Michele Giovinco e Paola Polizzi, sono stati scarcerati. Hanno già trascorso in carcere 4 anni di carcerazione preventiva. Il blitz della squadra mobile di Palermo, nel 2018, avrebbe fatto emergere l’esistenza di un’associazione che operava fra la Sicilia e Malta. Grazie all’appoggio mafioso l’imprenditore Benedetto Bacchi (condannati insieme ad altri imputati in un altro processo) e Antonino Lo Baido avrebbero creato un impero di agenzie.

“Accordo con la mafia per le scommesse”

Lo Baido e Bacchi avrebbero stretto “accordi con i capi delle associazioni criminali dei quartieri di Palermo che avrebbero imposto le loro imprese quali unici soggetti legittimati a gestire videopoker e scommesse online”. In cambio Bacchi e Lo Baido avrebbero pagato una tassa fissa alle famiglie mafiose.

Confermati dalla Corte di appello presieduta da Vittorio Anania i risarcimenti alle parti civili: Comune di Partinico, associazione Antonino Caponnetto, Sicindustria, Centro Pio La Torre, Confesercenti Confcommercio, Solidaria, Sos impresa.


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