Re delle scommesse "in affari con i boss": gli imputati, le condanne NOMI - Live Sicilia

Re delle scommesse “in affari con i boss”: gli imputati, le condanne NOMI

Sconto di pena per Benedetto Bacchi

PALERMO – La condanna più pesante resta quella inflitta a Benedetto Bacchi. In appello, però, scende da 18 anni a 13 anni e nove mesi. Gli è stata confiscata la somma di due milioni e 839 mila euro. Il blitz della Squadra mobile nel 2018 fermò l’ascesa di uno dei nomi più noti del settore delle scommesse in Italia.

Titolare di un marchio con sede legale a Malta avrebbe scalato le posizione di potere grazie all’appoggio dei boss. Si è sempre proclamato innocente, anzi vittima della mafia: non ha mai denunciato il pizzo, così ha detto, per paura di ritorsioni per sé e per la sua famiglia.

Le novità

La Corte di appello ha ridotto la pena a Francesco Lo Iacono (3 anni e 4 mesi), Fabio Lo Iacono e Maurizio Primavera (tre anni ciascuno), Francesco Lo Iacono (classe ’76, un anno e tre mesi). Assolto Antonio Trusciglio Partisano.

Le conferme

Confermate le altre condanne: Diomiro Alessi, Domenico Bacchi, Vito Alessio Di Trapani e Giuseppe Italo Pecoraro (2 anni ciascuno), Maicol Di Trapani (2 anni e 8 mesi), Salvatore Ingrasciotta (3 anni), Alessandro Rosario Lizzoli (2 anni e 8 mesi), Francesco Paolo Pace (3 anni e 4 mesi), Antonio Grigoli (2 anni e 8 mesi).

Secondo la ricostruzione della procura di Palermo, Antonino Lo Baido (giudicato in un altro processo) e Bacchi avrebbero stretto “accordi con i capi delle associazioni criminali dei quartieri di Palermo che imponevano le loro imprese quali unici soggetti legittimati a gestire videopoker e scommesse online”. In cambio Bacchi e Lo Baido avrebbero pagato una tassa fissa alle famiglie mafiose.

Riconosciuta una provvisionale alle parti civili: Comune di Partinico il centro Pio La Torre, assistita dagli avvocati avvocati Ettore Barcellona e Francesco Cutraro, associazione Antonio Caponetto, Sicindustria, Sos Impresa, Confcommercio, Confesercenti e Solidaria.


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