La morte di Mario Biondo: nuovo giallo nell'inchiesta

Palermo, la morte di Mario Biondo: spunta un nuovo giallo

Revoca parziale della richiesta di archiviazione dell'indagine sul decesso del cameraman palermitano in Spagna

PALERMO – C’è una revoca parziale della richiesta di archiviazione dell’inchiesta sulla morte di Mario Biondo. Non riguarda l’ipotesi dell’omicidio del cameraman palermitano morto a Madrid nel 2013, per cui la Procura generale di Palermo chiede di chiudere il caso come suicidio, ma un’ipotesi di frode processuale.

Si tratta di un capitolo legato alla valutazione di alcuni reperti analizzati durante l’autopsia. Secondo i familiari, potrebbero essere stati analizzati campioni che non appartenevano a Biondo.

I dubbi dei parenti

I parenti del cameraman, assistiti dall’avvocato Carmelita Morreale e dai consulenti della società Emme Team, hanno sempre respinto l’ipotesi del suicidio. Ritengono che Mario Biondo sia stato assassinato nella casa di Madrid dove viveva con la moglie Raquel Sanchez Silva. E così si sono opposti, e non è la prima volta, alla richiesta di archiviazione avanzata lo scorso ottobre dalla Procura generale che aveva avocato a sé le indagini, dopo che anche i colleghi della Procura avevano concluso per la tesi del sucidio.

I reperti

Nel febbraio 2020, visionando il rapporto del Ris di Messina, l’avvocato Morreale ribadì alcune forti perplessità manifestate negli anni precedenti. Non ci sarebbe piena compatibilità tra alcuni reperti attribuiti a Mario Biondo e i profili genetici della stessa vittima. Una circostanza già segnalata nel 2013 e anche’essa valutata nella richiesta di archiviazione. Si sarebbe trattato di un mero errore materiale. Ora, però, la questione viene rimessa in discussione.

Ai familiari furono consegnati una serie di reperti e si accorsero che una grossa fetta dei vetrini su cui vengono fissati i tessuti istologici prelevati dalla salma era stata catalogata con un numero che risultava corretto con un pennarello.

L’esposto

Nel febbraio 2020 l’avvocato Monreale ha presentato un esposto querela contro Paolo Procaccianti, e cioè il medico legale del policlinico di Palermo che fece l’autopsia sul corpo di Mario Biondo confermando l’ipotesi del suicidio. Si tratta di uno dei medici più stimati del settore. Procaccianti è stato ora iscritto nel registro degli indagati assieme al suo braccio destro Dario Daniele Daricello. I pubblici ministeri lo hanno fatto sapere ai colleghi della Procura generale che hanno revocato la richiesta di archiviazione solo per l’ipotesi di frode processuale.

“Non vogliamo puntare il dito contro nessuno – spiega a Livesicilia l’avvocato Morreale – ma è giusto porre certe domande. Bisogna essere certi che tutto il materiale analizzato appartenga a Mario Biondo. Servono rassicurazioni specie in un’indagine per omicidio. Ogni dubbio è lecito”.


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