Palermo, mercato e conti in rosso| Futuro fa rima con plusvalenza - Live Sicilia

Palermo, mercato e conti in rosso| Futuro fa rima con plusvalenza

Il club di viale del Fante prova a trovare la quadra, tenendo conto di un bilancio in perdita e della necessità di rinforzare la rosa in vista della prossima stagione. Tutto passa da alcune cessioni illustri, a cominciare da quella di Dybala. Ma la partenza dell'argentino potrebbe non bastare.

PALERMO – Paulo Dybala potrebbe non bastare. Anzi, diamolo praticamente per certo: non sarà solo con la cessione dell’argentino che il Palermo tornerà ad avere le proprie casse ricche come nell’epoca d’oro a cavallo tra il 2009 e il 2011. Sembra passato un secolo, non certo quattro anni, ma anche qualora il club di viale del Fante dovesse realizzare una plusvalenza monstre col suo gioiello si tratterà soltanto di un punto di partenza. Perché al momento di spartirsi la torta dopo l’ormai sicura cessione dell’attaccante nativo di Laguna Larga, il club di viale del Fante si ritroverà certamente in mano una cifra di gran lunga inferiore a quella messa idealmente sul cartellino di vendita. Una beffa? Forse. Ma di sicuro non un finale impreventivabile, soprattutto dopo la querelle Pastore e altre disavventure che hanno visto protagonisti il Palermo e i vari agenti comproprietari dei cartellini. Storie di Sudamerica che hanno allontanato il Palermo per due anni dai mercati dell’Argentina, con tre bilanci consecutivi chiusi in perdita e contenziosi vari con impresari del pallone.

I famosi 40 milioni, dunque, non finiranno mai nelle casse del Palermo. Bisognerà passare dalla Pencilhill Limited di Gustavo Mascardi, proprio quelli che quest’estate hanno vinto il contenzioso al Tas di Losanna contro il club di viale del Fante per una somma non riconosciuta al momento dell’acquisto di Dybala. Il Palermo aveva risolto tutto nel 2012 con l’Instituto de Cordoba e la Pluriel Limited, invece la Corte ha imposto di versare un’ulteriore somma (che dal bilancio del giugno scorso risulta essere pari a 6,72 milioni) legittimando così gli interessi di Mascardi, che resta ancora alle spalle dell’attaccante argentino. Senza contare un’altra percentuale che, con ogni probabilità, andrà riconosciuta alla famiglia del giocatore. Il tutto porterebbe al Palermo una cifra pressoché dimezzata rispetto al conguaglio richiesto, motivo per cui in realtà Zamparini non ha alcuna intenzione di abbassare le richieste.

Impossibile quindi pensare che il risanamento del Palermo passi solo da Dybala. I 27,7 milioni di perdite messe a bilancio nello scorso giugno sono già state ripianate attingendo alle riserve societarie e a parte del capitale sociale, ma per riportare il fatturato ai livelli del Palermo “europeo” bisognerà fare ben altri passi. Fermo restando che le plusvalenze, per quanto importanti, restano una variabile impazzita nei bilanci di una società calcistica, non è assolutamente utopistico aspettarsi un’altra cessione eccellente già a partire da questa estate. L’indiziato numero uno è Franco Vazquez, ma anche per lui ci sarà da spartirsi il bottino. Due sono i fondi dietro al trequartista ex Belgrano: la Buttonpath, che ha già ottenuto 750 mila euro per la mediazione del suo trasferimento dall’Argentina, e ancora una volta la Pencilhill Limited, che è stata assoldata per mediare la futura vendita del calciatore. È dunque certo che un addio del Mudo non porterà nelle casse del Palermo l’intero conguaglio, ma è altrettanto certo che la sua cessione frutterà una notevole plusvalenza.

Su come verranno riutilizzate queste plusvalenze non ci sono dubbi. Impossibile pensare che l’intera somma ottenuta dalle cessioni venga reinvestita sul mercato, anche perché il bilancio della prossima estate non sarà ancora quello della definitiva ripresa. Torneranno i circa trenta milioni di diritti televisivi, ma saranno proprio i soldi derivanti dalle cessioni dei tesserati a dare una grossa mano verso il riconsolidamento societario. Sarà dunque un mercato del tutto simile a quello della scorsa estate, con giovani in rampa di lancio da aggregare ad un gruppo che vedrà l’innesto di pochi altri elementi di esperienza. La soluzione casalinga, con Belotti in rampa di lancio, sembra essere quella principale per la sostituzione di Dybala, ma non è l’unica ipotesi. Con l’occasione Bueno a parametro zero praticamente sfumata (il Porto ha battuto sul tempo i rosa), il Palermo potrebbe gettarsi a capofitto su un altro giovane dal futuro assicurato, ovvero Giovanni Simeone dal River Plate.

La valutazione del Cholito, complice un Torneo Sudamericano Sub 20 da stella assoluta, è decisamente alta per l’età. La clausola rescissoria che i Millionarios hanno messo sul suo cartellino ben quattro anni fa supera i dieci milioni di euro, ma si tratta di uno scoglio aggirabile portando a Buenos Aires una cifra pari alla metà. Sarebbe comunque un investimento oneroso, anche se con ampie possibilità di ripetere gli exploit visti con Cavani, Pastore e Dybala. Il resto andrebbe nel reparto maggiormente svuotato nel corso di questa stagione, ovvero la difesa. L’obiettivo principale è Oscar Duarte, ma tutto dipenderà dalla possibile qualificazione in Champions League del Club Bruges, club di appartenenza del centrale costaricano. Se i belgi dovessero mancare l’accesso alla massima competizione continentale, allora il Palermo tornerà a bussare alla loro porta per ricostruire parte della difesa che ha portato la Costa Rica ad un calcio di rigore dalla semifinale degli scorsi Mondiali.


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