PALERMO – La sconfitta di Parma è ancora recente ma tocca già rimboccarsi le maniche e gettarsi a capofitto nuovamente sul campo. Domani (mercoledì, ndr) arriva un avversario tutt’altro che semplice al ‘Barbera’, il Torino di Gianpiero Ventura reduce dall’ebbrezza per la vittoria nel derby contro i rivali di sempre della Juventus. Per Beppe Iachini e i suoi ragazzi c’è dunque bisogno di lasciare fuori dallo spogliatoio il rammarico per l’occasione perduta in quel del ‘Tardini’ contro gli emiliani e provare a riprendere la strada verso l’ultimo e più importante obiettivo, dopo ovviamente la salvezza raggiunta con sette giornate d’anticipo: l’ottavo posto al termine del campionato.
Il primo ostacolo verso la conquista di questo difficile piazzamento, occupato attualmente proprio dalla formazione granata a quota 47 punti, sono i sei punti che separano i rosanero da Torino e Genoa e, sopratutto, le due milanesi Inter e Milan che si trovano in piena corsa per conquistare l’ultimo posto utile per giocare le coppe nella prossima stagione. La particolarità del campionato di quest’anno, dominato ancora una volta dallo strapotere bianconero della Juventus, risiede proprio nellle difficoltà mostrate dalle due squadre di Milano che lungo tutta la stagione hanno navigato nelle acque della metà classifica con il Palermo che, complice un girone di ritorno poco esaltante, è riuscito si ad agganciarle ma mai a superarle.
Con sei gare, e sopratutto 18 punti, a disposizione i rosa potrebbero dunque fare un doppio regalo ai proprio sostenitori, per chiudere in bellezza questa stagione che ha già regalato momenti esaltanti. Nella sua storia recente in serie A, per capirci dal ritorno nella massima serie nella stagione 2004/2005 fino alla retrocessione di due anni fa, infatti il Palermo non ha mai chiuso un campionato davanti a nerazzurri e rossoneri. Nonostante i quinti posti delle stagioni 2005/06, 2006/2007 e 2008/09 (migliori piazzamenti di sempre nella storia del club di viale del Fante) i rosanero hanno sempre visto le milanesi davanti a loro giunti al traguardo. Emblematica la stagione segnata dagli scandali di calciopoli, con la Juventus retrocessa per la prima volta in serie B, in cui i siciliani chiusero al quinto posto con l’Inter campione d’Italia e il Milan, e qualificato ai preliminari di Champions, a soli tre punti di distacco dalla formazione di Francesco Guidolin.
Nel caso di un arrivo a pari punti con i nerazzurri a fine stagione la classifica premierebbe gli uomini di Roberto Mancini, in virtù del pari per 1-1 al Barbera e del 3-0 rifilato da Icardi e compagni al ‘Meazza’. Se invece dovesse essere il Milan di Filippo Inzaghi a giocarsi l’ottavo posto con i rosanero si andrebbe a calcolare la differenza reti negli scontri diretti, con i rosa che avendo vinto per 2-0 a ‘San Siro’ e perso invece 2-1 contro i rossoneri in Sicilia, si ritroverebbero in una posizione di vantaggio. Per evitare tutti questi calcoli a Sorrentino e compagni rimane dunque una soluzione: fare più punti possibili da qui a fine stagione.
