PALERMO – Dolore e incredulità all’Albergheria per la morte di una bambina di undici anni. Rosalia Finocchio si è spenta negli scorsi giorni, provocando un profondo sconforto anche tra gli insegnanti e i compagni di scuola: frequentava la seconda media all’istituto comprensivo Lombardo Radice.
La malattia
Lottava contro la distrofia muscolare, ma non aveva mai perso il sorriso e in tanti la ricordano per la sua dolcezza e la sua voglia di vivere. Tra questi, il dirigente scolastico che ha condiviso sui social un messaggio struggente.
La scuola: “Grande commozione”
“Il nostro Istituto ha appreso con profondo dolore della prematura scomparsa della nostra Rosalia Finocchio, alunna da tutti conosciuta nel plesso Verga. Il destino ha interrotto improvvisamente un cammino non privo di difficoltà, ma ancora in divenire, lasciando dietro di sé solo incredulità e dolore”.
“Con grande commozione – si legge – il dirigente e tutta la comunità scolastica si stringono intorno ai genitori, ai familiari, ai docenti che hanno lavorato con lei e agli alunni che l’hanno incontrata nel loro cammino”.
Quartiere sotto choc
La notizia ha sconvolto l’intero quartiere, dove è anche stata avviata una raccolta fondi per la famiglia: “Hanno partecipato tutti – dice Salvo Imperiale, presidente della quarta commissione consiliare del Comune – l’Albergheria si è unita per dare una mano ai genitori in questo tragico momento”.
Gara di solidarietà per la famiglia
“Ognuno – prosegue – ha voluto dare il proprio contributo per aiutarli sostenere i costi del funerale, dando una grande dimostrazione di solidarietà. Attraverso i servizi sociali del Comune, inoltre, supporteremo i genitori, entrambi disoccupati e in grave difficoltà”. Una vicinanza che il quartiere ha espresso anche nel giorno dell’ultimo saluto alla piccola Rosalia.
L’ultimo saluto
Centinaia di persone hanno infatti partecipato ai funerali, celebrati nella chiesa di San Nicolò. Amici e parenti hanno indossato delle t-shirt bianche in cui è stato stampato il volto sorridente di Rosalia. “Non dovrebbe mai accadere nulla ai bambini – dice un’amica di famiglia – siamo distrutti. A noi non resta che cercare di dare forza ai genitori, colpiti da un dolore immenso”.