PALERMO – Rilievi su impronte digitali e analisi dei dispositivi elettronici. La strada verso la verità sulla morte di Angelo Onorato passa anche dai nuovi accertamenti disposti dalla Procura di Palermo.
Nei prossimi giorni, nel capoluogo siciliano, i poliziotti della Scientifica analizzeranno le impronte isolate nell’auto all’interno della quale è stato rinvenuto il cadavere dell’architetto, in via Salvatore Minutella, e in alcuni oggetti trovati nel Range Rover.
Contemporaneamente a Roma saranno ispezionate le memorie del cellulare, del tablet e del computer della vittima. Ci sarà anche un perito indicato dalla famiglia della vittima che si è affidata all’avvocato Vincenzo Lo Re per seguire le indagini.
La Procura di Palermo e i poliziotti della squadra mobile ritengono che si sia trattato di un suicidio, ma bisogna escludere definitivamente l’ipotesi dell’omicidio. Sia nell’una che nell’altra ipotesi non si conosce il movente.
La speranza è quella di trovare tracce delle paure dell’imprenditore più concrete di quelle manifestate alla moglie, l’eurodeputato Francesca Donato, e contenute nella lettera affidata da Onorato all’avvocato tributarista Fabrizio Macchiarella. Il legale ha ricevuto la missiva in busta, scritta a febbraio, a patto di consegnarla alla moglie.
Cosa lo angosciava fino al punto di fare l’estremo gesto? Era sotto minaccia o ricatto di qualcuno? Cosa lo ha spinto a fermare l’auto nei pressi di via Ugo La Malfa dove arrivò da solo al volante.