Palermo, Paolo Taormina ucciso con un colpo di pistola alla testa

Palermo, giovane ucciso con un colpo di pistola alla testa

Era intervenuto per sedare una rissa in pieno centro

PALERMO – Omicidio nella notte a Palermo. Un giovane di poco più di 20 anni, Paolo Taormina, sarebbe stato ucciso con un colpo di pistola alla testa in piazza Spinuzza, a pochi metri dal Teatro Massimo, nel cuore della movida.

Secondo una prima ricostruzione, attorno alle 3:30 un gruppetto di giovanissimi avrebbe scatenato una rissa tra i tavolini del locale “O Scruscio”, i cui titolari sono i genitori di Paolo Taormina.

La vittima sarebbe intervenuta per tentare di placare gli animi mentre un ragazzo veniva pestato dopo essere caduto per terra. Sembrava che Taormina fosse riuscito a sedare la rissa, ma all’improvviso uno dei membri del branco avrebbe estratto la pistola ed ha esploso un colpo da distanza ravvicinata alla testa.

Così raccontano alcuni testimoni, ma non si può escludere che ad uccidere il giovane sia stata una coltellata. Sarà il medico legale a stabilirlo dopo l’ispezione cadaverica. Il gruppo si è poi dileguato in sella a degli scooter.

Sono intervenute tre ambulanze, ma per Paolo Taormina non c’era più nulla da fare. I carabinieri del Reparto operativo e della compagnia di piazza Verdi stanno conducendo le indagini. Si parte dall’acquisizione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza. Ce ne sono diverse che inquadrano il luogo del delitto che si trova in vicolo Lettighieri.

La zona è quella di piazza Spinuzza, all’Olivella, piena di locali e di gente anche all’ora dell’omicidio, quando qualcuno ha ucciso Paolo Taormina.

La disperazione della madre

“Ma come si fa? Qual è la motivazione. Mi hanno distrutto la vita. Come si fa a sparare in testa a un ragazzo? Come faccio a vivere ora? Mi avete tolto la speranza”. Sono le urla disperata della madre di Paolo Taormina. Attorno alla donna parenti e amici che cercano di consolarla. Tanti i giovani ancora vicini al pub dove si è consumato il delitto che è uno dei luoghi della movida di Palermo. 

Il racconto dell’amico

“C’era una rissa. In dieci picchiavano un ragazzino. Paolo è uscito e ha detto loro di smetterla e di spostarsi perché loro dovevano lavorare. Sembrava finita, quando uno lo ha colpito a distanza ravvicinata”. Così uno dei giovani che ieri era davanti a O Scruscio racconta l’omicidio di Paolo Taormina.

“Stava lavorando, stava lavorando. Si stava guadagnando il pane. Come si fa ad ucciderlo per una banale rissa?”, si chiede il giovane che era amico della vittima.

Tensione alla camera mortuaria

C’è molta tensione alla camera mortuaria dell’ospedale Policlinico di Palermo dove è stata portata la salma di Paolo Taormina, il giovane di 21 anni ucciso la scorsa notte davanti al locale della famiglia ‘O Scruscio’. All’istituto di Medicina legale sarà eseguita l’autopsia per accertare le cause del decesso. I familiari, i parenti e i tanti amici della vittima presenti urlano e piangono. 

Attorno al pub ci sono dei ragazzini tra i 15 e i 18 anni su tre motorini elettrici che vengono allontanati da una pattuglia dei carabinieri che è ancora lì.

“Lo conoscevo era un bravo ragazzo” dice uno dei giovani subito redarguito da un altro: “Stai zitto”.

 “Non vogliamo dire niente, non sappiamo niente, non parliamo coi giornalisti” dice un altro ragazzino dando una boccata alla sigaretta elettronica.


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