PALERMO – La Procura della Repubblica ha disposto il sequestro della salma e della cartella clinica di Giuseppe Barbaro.
Sarà eseguita l’autopsia sul paziente di 76 anni deceduto all’ospedale Villa Sofia dopo diciassette giorni di ricovero e in attesa di essere operato per una frattura alla spalla.
Paziente morto a Villa Sofia
Nel corso del ricovero è sopraggiunta una polmonite e un aumento di sodio nel sangue che potrebbero essere risultati fatali. Questo dovrà accertare l’esame autoptico.
“Il paziente non era nelle condizioni di essere sottoposto ad un intervento chirurgico, il quadro generale era grave a causa dell’infezione polmonare, un evento imprevisto e imprevedibile”, spiega il primario di Ortopedia Davide Bonomo.
Barbaro era in stato confusionale, circostanza che avrebbe dovuto mettere i sanitari in allarme. Secondo i parenti, era sintomo di una grave ipernatriemia (alti livelli di sodio nel sangue).
La replica del primario
“Sono stati eseguiti tutti gli accertamenti e garantita l’assistenza necessaria”, aggiunge il primario certo della correttezza dell’operato dei sanitari.
“Dai vari controlli che abbiamo eseguito il paziente dal punto di vista cardiologico e generale aveva qualche problema – aggiunge – e i parenti erano informati. Non è semplice stabilire quando abbia contratto la polmonite. Evidentemente covava un focolaio da qualche giorno. La polmonite non si sviluppa in un giorno. Non sono uno pneumologo e non l’ho seguito sotto quell’aspetto. Quando le condizioni sarebbero migliorate avremmo eseguito l’intervento. Non era una frattura da operare urgentemente”.
“Lo stato confusionale e il senso di disorientamento – aggiunge il primario – è una condizione che purtroppo si verifica in tutti i pazienti anziani allettati”.
I parenti denunciano che l’anziano sarebbe stato legato alle caviglie. Sul punto Bonomo taglia corto: “Non ritengo sull’argomento neppure di dover rispondere”. Come dire è impossibile che sia avvenuta una cosa del genere.