Palermo, pensionato diventa assassino: omicidio premeditato

Palermo, pensionato diventa assassino: omicidio premeditato

Chi è il settantasettenne che ha confessato il delitto

PALERMO – È stata una confessione piena e, in alcuni passaggi dell’interrogatorio, drammatica. Giuseppe La Corte, 77 anni, non aveva via d’uscita. Un pensionato che si trasforma in assassino. Ha imbracciato un fucile da caccia e ha sparato ad Aleandro Guadagna, 31 anni, appena sceso dalla sua abitazione di via Mulino nel rione Boccadifalco dove viveva con moglie e figli.

La Corte ha confessato ai carabinieri la sua esasperazione. Vedeva come un sopruso il fatto che la vittima non pagasse ormai da anni l’affitto di casa. Il procuratore aggiunto Ennio Petrigni ha disposto il fermo che passa ora al vaglio del giudice per le indagini preliminari. L’accusa è di omicidio volontario con l’aggravante della premeditazione e dei futili motivi.

La Corte, dopo il delitto, è stato fermato nel parcheggio del centro commerciale “La Torre”. Nella sua macchina è stato trovato il fucile usato per l’omicidio. Aveva pianificato la missione di morte. Prima di uscire di casa ha scritto un appunto ai familiari nel quale spiegava che stava andando dall’inquilino per sistemare le questioni economiche.

La vittima aveva alcuni precedenti penali. Uno per rapina. Era stato accusato, infatti, di avere bussato nel 2015, assieme ad altri due complici, a casa di un non vedente a Cruillas. Attesero che la moglie e il figlio uscissero e poi dissero di dovere recapitare un pacco. Una volta all’interno dell’abitazione immobilizzarono l’uomo e razziarono soldi e gioielli. A Guadagna gli investigatori arrivarono isolando l’impronta lasciata sul pacco di cartone che i rapinatori si erano portati dietro per la messinscena.


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