Palermo, 170 mila euro al finto cieco: medici distratti o compiacenti?

Palermo, 170mila euro al finto cieco: medici distratti o compiacenti?

All'Inps è stata presentata una lunghissima documentazione sanitaria

PALERMO – Da cieco parziale a totale. In realtà, secondo l’accusa, Francesco Fajia, arrestato per truffa dai finanzieri, ha continuato ad avere una vista di 7/10.

Da gennaio 2008 a giugno 2010 ha percepito, quale cieco parziale, 15 mila euro fra pensione a assegno di accompagnamento. Sulla carta le cose sarebbero peggiorate a partire da luglio 2010 e fino al marzo 2021. Era diventato cieco totale. E la cifra percepita è schizzata a 156 mila euro.

Nel frattempo, Fajia, 40 anni, residente a Brancaccio, andava in bici e faceva shopping negli affollatissimi centri commerciali della città senza mostrare alcuna difficoltà. Ora stato arrestato su richiesta del procuratore aggiunto Sergio Demontis e del sostituto Giorgia Spiri.

Eppure la documentazione presentata all’Inps dava conto del suo peggioramento. Così hanno certificato medici privati e di strutture pubbliche, ospedali e Azienda sanitaria provinciale. Ci sono le firme dei medici. Delle due l’una, o sono state falsificate o sono state apposte da persone, nella migliore delle ipotesi, distratte o, nella peggiore, compiacenti.

Sono passati, però, 10 anni dalla data di emissione delle certificazioni. Ogni reato, se fosse stato commesso, sarebbe già prescritto. Non si può procedere penalmente, ma forse qualcosa potrebbero fare le strutture dove lavorano i medici. Sempre che siano che esistano in carne ed ossa.


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