PALERMO- “In 35 anni dedicati a dirigere un carcere, ho fatto esperienza nell’amministrazione in settori come la sanità, il personale, gli appalti. Ed è con questo bagaglio, anche se non conosco la macchina comunale, che mi sono candidata a sindaca di Palermo. Se eletta come primo impegno tenterò di risolvere i conflitti facendo rispettare le regole che devono essere chiare e anche convenienti per i cittadini”. Così Rita Barbera, ex direttrice di carceri come l’Ucciardone e il Pagliarelli di Palermo, partecipando al forum organizzato della redazione siciliana dell’ANSA in vista delle comunali. “Mi sono candidata a guidare la città anche perché invogliata da un gruppo di amici – aggiunge -. Rispetto al Pd ho agito autonomamente pur essendomi candidata in quel partito per le regionali in due occasioni. Penso inoltre che una donna abbia delle capacità nella politica del fare”.
Cuffaro, Dell’Utri e Salvini
Per quanto riguarda la polemica sull’appoggio di Totò Cuffaro e Marcello Del’Utri al candidato del centrodestra Roberto Lagalla, Barbera, anche nella sua qualità di ex direttrice di penitenziari dove erano detenuti boss ed esponenti di vertice di Cosa Nostra, osserva: “Credo che i due politici condannati per vicende di mafia abbiano il diritto di parlare dato che hanno scontato la pena, non mi sembra invece opportuno accettare il loro sostegno per una questione etica e morale. Allo stesso modo mi fa specie che a sostenere il candidato di centrodestra ci sia il leader della Lega Salvini; al solo pensiero mi viene l’orticaria”.
Orlando: luci e ombre
Poi Barbera analizza i risultati ottenuti dall’attuale amministrazione guidata dall’uscente Leoluca Orlando. “Vi sono aspetti negativi e positivi – dice – quanto di buono ha fatto indubbiamente Orlando viene tuttavia oscurato dalle condizioni in cui è ridotta la città, piena di buche e di marciapiedi divelti. Palermo sta vivendo un tramonto triste anche se non dobbiamo dimenticare che Orlando ha dato una nuova immagine alla città, ma la vita è fatta anche di quotidianità”.
Le emergenze di Palermo
Ma quali sono le tre emergenze che se eletta vorrebbe affrontare e risolvere al più presto? Barbera non ha dubbi. “Mi affido a quello che mi dicono i cittadini: pulizia, ordine e regole rispettate per fare diventare la città vivibile. Anche se avremo i problemi legati ai conti in rosso nei bilanci. Ma anche se i soldi sono importanti non sono determinanti, forse perché io sono abituata a fare tutto avendone avuti pochi a disposizione”. Per quanto riguarda le altre emergenze la candidata pensa “di fare un progetto per rendere la città più pulita, cercando di sfruttare tutte le risorse disponibili. E per la vicenda della bare insepolte ancora in deposito ai Rotoli, vorrei approfondire la questione anche verificando quanti sono i campi delle salme da spurgare e incrementando le cremazioni”. Infine la candidata sindaca, che è stata una delle promotrici dell’associazione “Il femminile è politico” ed è sostenuta anche da Potere al Popolo, propone di “coinvolgere nel governo della città anche le associazioni del terzo settore e il volontariato”. (ANSA).