PALERMO – L’emendamento è stato presentato al decreto Milleproroghe ed appoggiato dal Pd e dal M5s. Se fosse approvato potrebbe un grande impatto per tutti i creditori del Comune di Palermo che in questi giorni sono stati chiamati dal Comune per saldare i conti a patto di un taglio de credito che per alcuni toccherà il 60 per cento. A beneficiarne saranno, in particolare per le coop sociali. Sono proprio loro ad annunciare che, grazie alla proposta di modifica, le cooperative potrebbero rimanere fuori dal taglio previsto dal Piano di riequilibrio del Comune di Palermo le spettanze 2021.
L’emendamento non è ancora stato approvato. Ha un taglio generale e modifica la data dei crediti che parteciperanno alla procedura concorsuale annunciata dal Comune con l’adesione al piano di riequilibrio:. Piuttosto che i crediti certi, liquidi ed esigibili al 31 dicembre 2021, parteciperanno coloro che hanno una pretesa verso l’ente al 31 dicembre 2020. Così facendo coloro che hanno avuto rapporti nel 2021 dovrebbero essere pagati regolarmente senza taglio del 20 per cento.
Nei giorni scorsi è stato aperto il portale per presentare istanza di partecipazione. Secondo la normativa nazionale, Palazzo delle Aquile pagherà il 40 per cento per i debiti con anzianità maggiore di dieci anni, il 50 per cento per i debiti con anzianità maggiore di cinque anni, il 60 per cento per i debiti con anzianità maggiore di tre anni e l’80 per cento per i debiti con anzianità inferiore a tre anni. A essere esenti da questo piano di tagli, saranno però i crediti dal primo gennaio 2021.
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“Grazie all’emendamento promosso da Legacoop, Legacoopsociali insieme a Confcooperative Palermo e Fism Palermo, a firma di vari parlamentari e con primo firmatario Francesco Boccia, dal Piano di riequilibrio verranno stralciati i crediti vantati dal terzo settore per l’erogazione dei servizi alla persona e relativi all’anno 2021”, dichiara Filippo Parrino, presidente di Legacoop. L’emendamento verrà sostenuto dal senatore Steni Di Piazza, componente della VI Commissione Finanze del Senato, e dalla deputata Roberta Alaimo, incontrati ieri pomeriggio dai vertici delle associazioni degli enti operanti nel Terzo Settore. Presenti all’incontro, oltre a Filippo Parrino e Giuseppe Fiolo di Legacoop, anche Cesare Arangio, presidente di Confcooperative Palermo, e Dario Cangialosi, presidente di Fism Palermo.
Dalle coop e dagli enti del Terzo Settore, inoltre, arriva un richiamo al Comune di Palermo che viene invitato a rivalutare la posizione di quei crediti su cui è stato posto il vincolo. Spiega Giuseppe Fiolo, presidente regionale di Legacoop sociali: «Si tratta di somme legate a fondi di finanziamento nazionali ed europei, le cui economie, contrariamente a quanto asseverato dall’Avvocatura dello Stato in risposta al quesito posto dal Comune di Palermo, non potrebbero essere utilizzate ai fini del riequilibrio».
Alla luce di queste importanti novità è stata richiesta la convocazione di un urgente tavolo di confronto con il sindaco Leoluca Orlando.