"Condannate Tutino a 7 anni", prescrizione per gli altri imputati

Sanità: “Condannate Tutino a 7 anni”, prescrizione per gli altri imputati

Il processo ruota attorno alla vecchia gestione della Chirurgia plastica di Villa Sofia
LA REQUISITORIA
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PALERMO – La Procura di Palermo chiede la condanna a 7 anni per Matteo Tutino e ad un anno e mezzo per Damiano Mazzarese. Per tutti gli altri imputati i reati sono prescritti.

Nel caso di Giacomo Sampieri c’è anche una richiesta di assoluzione “per non avere commesso il fatto” per il capo di imputazione più grave: il concorso in peculato con Tutino per l’utilizzo improprio delle sale operatorie. I pubblici ministeri Andrea Zoppi e Giacomo Brandini hanno concluso la requisitoria.

Alle richieste di condanne si sono associati le parti civili – Ordine dei medici e ospedale Villa Sofia – rappresentate dagli avvocati Mauro Torti, Corrado Nicolaci e Fabio Cosentino.

Sotto processo ci sono Matteo Tutino, chirurgo plastico, ex primario del reparto di Villa Sofia, e medico personale dell’ex governatore siciliano Rosario Crocetta; l’ex manager dell’ospedale palermitano, Giacomo Sampieri; Damiano Mazzarese, dirigente del dipartimento di Anestesia e rianimazione dell’azienda ospedaliera; Giuseppe Scaletta, ispettore della Digos, e Mirta Baiamonte, PhD prof, specializzata in procreazione medicalmente assistita.

La parola passa ora ai difensori per le arringhe. Poi la sentenza. Secondo l’accusa, Tutino, avrebbe eseguito interventi estetici spacciandoli per funzionali e cioè necessari a salvaguardare la salute dei pazienti. Il tutto senza avere scelto il regime di attività intramuraria.

L’ex primario avrebbe dirottato i pazienti in ospedale, scavalcando il centro di prenotazione e le liste di attesa. Si sarebbe fatto pagare per operazioni che non avrebbe potuto eseguire in ospedale, falsificando le cartelle cliniche affinché i pazienti ottenessero dal servizio sanitario nazionale un rimborso che non gli spettava.

I reati ipotizzati a vario titolo sono truffa, abuso di ufficio, peculato e falso. Solo il presunto peculato e il falso non vengono assorbiti dalla prescrizione.

Un altro falso è legato ad un intervento chirurgico del luglio 2013. In sala operatoria con Tutino c’era “tale dottor Ochoa (dovrebbe trattarsi del chirurgo Enrique Ochoa)” in veste di “observer”, cioè di osservatore. In realtà, così hanno detto alcuni testimoni, il medico – “amico di Tutino e di fama internazionale” – avrebbe preso parte all’intervento senza alcuna autorizzazione”.


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