Palermo, morì per la garza dimenticata nel torace: familiari risarciti

Morì per una garza dimenticata nel torace: familiari risarciti

Altri medici se ne accorsero dopo 13 anni

PALERMO – I medici dimenticarono una garza nel torca di un uomo di 76 anni durante un intervento chirurgico. Ora la struttura ospedaliera è stata condannata a pagare quasi un milione e mezzo di euro ai familiari, oltre alle spese legali per la condotta negligente dei sanitari.

Il giudice Angela Notaro del Tribunale di Palermo ha riconosciuto il risarcimento dei danni alla moglie e ai tre figli dell’uomo (assistiti dagli avvocati dagli avvocati Massimiliano Fabio e Giuseppe Mancuso) originario di San Fratello, in provincia di Messina. Era stato operato il 13 novembre 2003 nel “Maria Eleonora Hospital srl” di Palermo. La morte, invece, risale al 4 agosto del 2016. Risarcimento anche per Italiana Assicurazioni, rappresentata dall’avvocato Diego Ferraro.

L’uomo aveva portato nel torace per 13 anni la garza e il filo radiopaco utilizzati per l’intervento del 2003, senza che nessuno si accorgesse di questa anomalia. La presenza del corpo estraneo avrebbe determinato la formazione di “una voluminosa massa nella gabbia toracica del diametro di circa 15 centimetri che provocò scompensi cardiocircolatori nel paziente già affetto da altre patologie preesistenti all’intervento, che provocò la morte”.

La “massa” era stata curata come una cisti da echinococco fino a quando un nuovo intervento all’ospedale Papardo di Messina il 2 agosto del 2016, si era potuto constatare che si trattava, invece, di un corpo estraneo praticamente “abbandonato” nel torace del paziente.


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