Palermo, si sblocca in Consiglio la variante dell'anello ferroviario - Live Sicilia

Palermo, si sblocca in Consiglio la variante dell’anello ferroviario

Ok alla realizzazione della fermata Turrisi Colonna, alle spalle di piazza Lolli
SALA DELLE LAPIDI
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PALERMO – La lentezza dei lavori dell’anello ferroviario a Palermo rischia di trasformarlo in un cappio su una città dai cantieri infiniti. Il Consiglio comunale oggi è intervenuto per cambiare passo, evitare la perdita di finanziamenti ed un possibile commissariamento.

Sala delle Lapidi ha approvato la variante che permetterà, tra l’altro, la realizzazione della fermata Turrisi Colonna, alle spalle della stazione Lolli che si trova lungo il passante ferroviario. Parere scontato, per molti consiglieri, ma che arriva dopo due rinvii in aula degli ultimi giorni e sotto la tagliola di una scadenza ravvicinata, il 31 marzo. In Consiglio la richiesta di parere era arrivata il mese scorso.

Si era fatta attendere per due anni e mezzo. Il progetto era stato varato nel settembre del 2020. Lo ha evidenziato, in un suo intervento, Giulia Argiroffi di Oso, componente della Commissione urbanistica. L’attuatore della variante è Rfi, Rete ferroviaria italiana. L’obiettivo è il completamento dell’anello nella tratta Politeama-Notarbartolo.

In futuro, l’integrazione tra anello e passante ferroviario rappresenterà, insieme alle linee tranviarie, l’asse portante della mobilità cittadina. I lavori per la stazione Turrisi Colonna sembrano adesso, con l’approvazione a Sala delle Lapidi, distaccarsi da quel Masterplan disegnato per “rigenerare” un’ampia fetta del territorio cittadino.

Ma l’assessore all’Urbanistica e Mobilità, Maurizio Carta, sostiene che si andrà avanti con tutta la progettazione. “Quando l’opera sarà realizzata – ha detto in aula – sarà possibile dal centro città raggiungere una fermata senza percorrere a piedi più di 300-500 metri”. Ma il Consiglio comunale non si è limitato a dare il suo parere positivo. La Commissione urbanistica presieduta da Antonio Rini, di Fratelli d’Italia, ha inserito un emendamento che obbligherà Rfi a realizzare, tra le altre cose, i servizi igienici e un parco nei pressi della fermata Turrisi Colonna e una via di fuga per le gli istituti scolastici Einstein e Damiani Almeyda. L’obiettivo sarà raggiunto utilizzando la copertura della galleria tra l’ex passaggio a livello di via Malaspina e la stazione Notarbartolo.

Inzerillo: “La variante renderà la città più bella, accogliente e curata”

“Oggi il Consiglio Comunale con l’approvazione all’unanimità dei presenti mette l’ennesimo tassello per rendere la città di Palermo sempre più bella, accogliente e curata – a dichiararlo è Gianluca Inzerillo capogruppo di Forza Italia a Sala delle Lapidi -. L’approvazione della variante permetterà la realizzazione della fermata Turrisi Colonna e la chiusura dell’Anello Ferroviario, dotando la città di una ulteriore infrastruttura di trasporto pubblico, nonché – ha concluso Inzerillo – la riqualificazione di un’ampia area della città dotata di verde, zona per praticare sport all’aperto e piste ciclabili”.

Rini: “Opera strategica, la variante si attendeva da anni”

“Un’opera strategica, di circa 130 milioni di euro, che si attendeva da anni e per la quale la Commissione Urbanistica ha svolto un importantissimo lavoro, di sinergia approvato all’unanimità. La Commissione, infatti, ha apportato tante migliorie e interventi a beneficio della città, che prima non erano previsti. Ad esempio, saranno realizzati un parco vegetale, piste ciclabili, zone per lo sport all’aperto, servizi igienici pubblici e, infine, la progettazione e la realizzazione di fondamentali interventi in via Francesco Spallitta e la via Adrian Gian Giacomo“. A dichiararlo è Antonio Rini, presidente della commissione urbanistica.

“Esiste un nuovo metodo per l’efficacia delle deliberazioni urbanistiche ed è quello della condivisione della pianificazione delle scelte generali, senza inutili tifoserie, perché giochiamo tutti nella stessa squadra: il futuro di Palermo. Per questo la Commissione urbanistica – ha concluso Rini – ha dedicato numerose sedute per analizzare l’atto ed emendarlo, in alcuni casi anche insieme all’Amministrazione Lagalla, d’intesa con l’assessore Maurizio Carta e RFI, in modo che, seppure si tratti di un parere, sia sempre un atto di responsabilità urbanistica e quindi politica“.


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