Palermo, stupro al Foro Italico, il fidanzato: "Non la lascio da sola"

Lo stupro del Foro Italico, parla il fidanzato: “Io non la lascio da sola”

I sette arrestati si dirigono al Foro Italico
Seduto in Tribunale ha atteso la fine dell'incidente probatorio

PALERMO – “Io sono qua, aspetto, e non la lascio da sola”, dice il ragazzo. È seduto su una panchina al piano terra del Palazzo di giustizia di Palermo. Aspetta la sua fidanzata, che nell’aula della Corte d’Assise ripercorre la terribile notte della violenza di gruppo nel corso di un incidente probatorio. Nella grande hall c’è solo lui. Nessun altro parente a sorreggere il peso in un giorno duro.

Il giovane ha le idee chiare su quale sia il suo ruolo: “Le devo stare vicino”. Lei “sta male”, racconta, ma è pronta a reagire. Anche le dirette social sono un modo per guardare avanti. Una sorta di camera di compensazione del dolore. Ha raccolto molte critiche e messaggi di scherno di chi la giudica. “Sono tutti bravi a scrivere con una tastiera – aggiunge il giovane che smanetta con il cellulare per ingannare l’attesa – ma non sanno qual è la situazione. Le dirette social? Sono uno sfogo, un modo per non pensare a certe cose”.

È il domani che lo preoccupa: “Qui oggi ci sono io, ora lei tornerà in comunità lontano da Palermo. Non è facile, in una città in cui non si hanno amici. Ma io ci sono”. Per ora a distanza, ma il fidanzato lascia intendere di coltivare il sogno di raggiungerla per costruire insieme qualcosa di importante, lontano da tutto e tutti.

Il giovane spiega di averla sempre incoraggiata, dai terribili istanti di quella notte in cui andò in soccorso della ragazza e poi l’accompagnò in ospedale. C’è un passaggio ancora da chiarire ed è avvenuto in agosto, quando gli indagati non erano stati arrestati. Lui l’avrebbe presa a schiaffi in strada: “Era una cosa nostra. Una vicenda privata, ho sbagliato e ho chiesto scusa, ma non c’entra niente con quello che è successo. Sono tutti bravi a giudicare, pure sulle cose che non conoscono. Sono qua, sto aspettando che finisca l’incidente probatorio. Non credo che bisogna aggiungere altro”. Fa un respiro profondo e si allontana.


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