Palermo, visita ginecologica alla ragazzina:soccorritore condannato

Visita ginecologica alla ragazzina in ambulanza: soccorritore condannato

Abusi sessuali, ma di lieve entità

PALERMO – La condanna per abusi sessuali è stata confermata anche in appello: un anno e quattro e mesi di carcere con la sospensione condizionale della pena. L’imputato è un soccorritore del 118 che eseguì una visita ginecologica su una ragazzina a bordo dell’ambulanza. Sia in primo che in secondo grado il fatto è stato ritenuto di lieve entità.

Nel 2020 arriva una telefonata al 118. C’è una ragazzina che sta male nel rione Zisa. Ha dei forti dolori all’addome e al basso ventre. Sul posto giunge un’ambulanza. A bordo del mezzo salgono la minorenne e la mamma. Un soccorritore decide di eseguire una visita ginecologica. Non è un medico, non ha alcuna competenza.

schiavitù
L’avvocato Alessandro Musso

Quando la ragazzina e la madre giungono al pronto soccorso dell’ospedale Civico raccontano l’accaduto. Parte una denuncia dalla stessa direzione della Seus. Il soccorritore, di cui non facciamo il nome perché c’è una possibilità, seppure remota, di risalire all’identità della minorenne, si difende: non aveva alcun interesse sessuale, voleva davvero aiutare la ragazza i cui familiari si sono costituiti parte civile al processo con l’assistenza dell’avvocato Alessandro Musso.

Oltre alla condanna l’imputato, interdetto dall’eseguire lavori simili, ha già risarcito i danni in primo grado.


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