Pannelli solari su palazzi storici| In arrivo le linee guida ministeriali - Live Sicilia

Pannelli solari su palazzi storici| In arrivo le linee guida ministeriali

Approvato un ordine del giorno della Quinta commissione. Rizzo: "Passo importante".

Sala delle Lapidi
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PALERMO – Installare pannelli solari anche sui palazzi storici di Palermo, rendendoli così energeticamente efficienti e all’avanguardia. E’ questo l’obiettivo di un ordine del giorno votato dal consiglio comunale e presentato dalla commissione Cultura, presieduta da Fausto Torta e composta dai consiglieri Salvo Alotta, Giuseppe Federico, Nicolò Galvano, Maurizio Lombardo, Giuseppe Maniaci e Massimo Pullara che chiede alla giunta Orlando di recepire le linee guida ministeriali del 2013.

Ad oggi infatti montare pannelli fotovoltaici su edifici dall’elevato valore storico, artistico e culturale è un problema, viste anche le prescrizioni della Sovrintendenza: le linee guida forniscono quindi un insieme di suggerimenti per migliorare energeticamente gli edifici, pur rispettandone le caratteristiche architettoniche.

“Il punto approvato dal Consiglio, su proposta della Quinta Commissione – spiega l’assessore all’Innovazione Gianfranco Rizzo – è molto rilevante perché si inserisce in una materia sino a ora considerata quasi come tabù. Si tratta di una storica apertura nei confronti dell’impiego delle fonti di energia rinnovabile e dei criteri di risparmio energetico negli edifici storici e di pregio”. Basti pensare che, secondo alcuni studi, il 40% dei consumi energetici nazionali dipende proprio dall’edilizia civile. “Fino ad ora qualunque intervento di riqualificazione era precluso dalle normative di tutela del patrimonio storico italiano”, spiega l’assessore.

Le linee guida ministeriali consentono invece di intervenire, in maniera non indiscriminata, sugli edifici storici con interventi impiantistici e a energia solare. “La copertura della sala Nervi, sede delle udienze del Papa, è già equipaggiata con una enorme superficie di pannelli fotovoltaici – aggiunge Rizzo – Se si potesse cominciare a intervenire con meno restrizioni in una città come Palermo, ricchissima di edifici di pregio, se ne trarrebbe un forte beneficio energetico e, quindi, ambientale. Si tratta naturalmente di mettere in piedi un tavolo operativo con la sovrintendenza, il Comune, gli ordini professionali, possibilmente con la supervisione dell’Università di Palermo, che ha già lavorato sul tema. Bisogna certamente riconoscere alla Quinta Commissione, con la quale il mio assessorato ha da tempo instaurato una collaborazione sul tema, di essere stata lungimirante in tal senso e al consiglio di aver colto immediatamente l’importanza della cosa. Del resto, insieme con il sindaco Orlando avevamo a lungo spinto perché si cominciasse a intervenire su questa tematica così promettente. Sono convinto che si aprano prospettive molto interessanti per la città, anche dal punto di vista delle possibilità occupazionali”.

“Finalmente anche il Comune di Palermo ha uno strumento a disposizione che allinea la nostra città alle più importanti città d’arte, non solo italiane – dice Pullara – Uno strumento che consente di conciliare le esigenze di rispetto dei beni storici e di interesse culturale con quelle, non più rinviabili, del risparmio energetico e della green energy”.

“Le linee di indirizzo per il miglioramento dell’efficienza energetica nel patrimonio culturale, emanate dalla Direzione Generale per il Paesaggio e le Belle Arti, affrontano per la prima volta in modo organico il tema dell’impiego delle fonti energetiche rinnovabili nel patrimonio edilizio italiano di pregio – commenta il presidente Torta – Le norme forniscono chiare indicazioni operative a progettisti ed al personale del ministero dei Beni ed attività culturali e turismo. In un’ottica di un consistente risparmio dei costi di gestione del corposo patrimonio edilizio di pregio che il Comune di Palermo ha avuto in consegna. Con la prospettiva di una fattiva collaborazione con la sovraintendenza ai Beni Culturali, si ritiene che questo ordine del giorno possa essere un utile atto di indirizzo al Sindaco e alla Giunta e che lo stesso possa costituire l’inizio per una serie di azioni atte a rivalutare ed ottimizzare il patrimonio edilizio di grande valore culturale architettonico e turistico”.

 

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