Paolo Bonolis, i filippini| contro la sua parodia - Video - Live Sicilia

Paolo Bonolis, i filippini| contro la sua parodia – Video

Pochi giorni dopo la tragedia che ha colpito il loro paese, la comunità filippina residente a Roma insorge contro il presentatore di "Avanti un altro!". Nel mirino la gag in cui Bonolis, con parrucca nera ed accento tipico, dice: "Sono filippino e faccio le pulizie". Chieste le pubbliche scuse.

Paolo Bonolis finisce nell’occhio del ciclone. La gag del filippino proposta dal conduttore nell’ambito del programma “Avanti un altro!”, in onda su Canale 5, ha fatto insorgere la comunità filippina residente a Roma che ha indirizzato una lettera di protesta all’Agcom (l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ndr) con cui chiede pubbliche scuse. A far irritare l’intera comunità è l’immagine stereotipata che viene fuori del filippino, rappresentato da Bonolis con tanto di parrucca e accento improvvisato. “Io sono filippino e faccio le pulizie“, dice il conduttore nella parodia televisiva. Un siparietto offensivo, fuori luogo e intollerabile, specie a pochi giorni dalla tragedia che ha investito le Filippine ancora impegnate nella conta dei morti (oltre 10 mila) provocati dal tifone Haiyan.

Nella nota, spedita anche all’Unar (Ufficio nazionale anti-discriminazioni razziali) e a Mediaset, il  consigliere aggiunto del comune di Roma Capitale, Romulo Sabio Salvador, usa parole pesanti: “La comunità è indignata dalla rappresentazione del nuovo personaggio proposto dal presentatore Bonolis, il filippino, il quale propone uno stereotipo così limitante del Filippino, che parla in maniera incomprensibile e lavora come collaboratore domestico”. “L’aspetto più offensivo della caricatura – si legge – risiede nell’utilizzo, durante l’introduzione del personaggio, della base musicale dell’Inno nazionale filippino ascoltato dal presentatore stringendo sul cuore uno straccio per spolverare. Questa parodia è ancor più deprecabile in quanto in onda in una fascia oraria che annovera tra gli spettatori anche adolescenti e bambini, contribuendo in questo modo a diffondere un messaggio diseducativo che si contrappone al principio di integrazione fra culture che dovrebbe, invece, essere incoraggiato in una società multietnica come la nostra”.

“Infine, ma non meno importante, – conclude il consigliere – quanto descritto ha particolarmente toccato la sensibilità della comunità Filippina che in questo momento delicato di lutto nazionale, a causa del tifone Haiyan, avrebbe bisogno di sostegno morale anziché di offese gratuite alla propria dignità”.

Guarda la gag di Bonolis-Filippino


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