TRAPANI- Colpo di scena al processo per l’omicidio di Maria Anastasi che vede alla sbarra il marito Salvatore Savalli e l’amante Giovanna Purpura accusati di averla uccisa. Audizione shock della figlia che ha dichiarato in aula che il padre Salvatore ha tentato di ucciderla. La ragazza, 16 anni, ha detto in Corte d’Assise, che quando scoprì la relazione tra suo padre e la Purpura venne minacciata con un coltello alla gola. Ha anche detto che il padre è un uomo violento che picchiava sia la moglie che i figli per futili motivi. “Un’altra volta – ha detto – tentò di strangolarmi. Se non fosse intervenuta mia madre sarei morta”.
La ragazza tentò di denunciare le violenze del padre e si recò in caserma dai carabinieri, ma era minorenne e non ci fu un seguito. Non voleva però tornare a casa ed andò in quella del suo fidanzato che, assieme a sua madre, l’aveva accompagnata dai carabinieri. Lo venne a sapere il padre e le intimò di tornare a casa. “Disse – ha raccontato la ragazza – che se non fossi tornata avrebbe ammazzato tutti”. Dopo l’intervento della polizia la ragazza fu accompagnata in questura: “Dissi che mio padre ci picchiava ed aveva anche tentato di uccidermi. Mia madre, però, smentì tutto. Forse l’aveva minacciata”. Maria Anastasi è stato uccisa e bruciata, al nono mese di gravidanza il 4 luglio dell’anno scorso nelle campagna trapanesi.