PALERMO – Al Parco Uditore, a Palermo, è stata piantumata una quercia in memoria di tutte le vittime del Covid. Alla cerimonia promossa dalla Cisl, dall’associazione Italia Nostra Palermo e dal Comune di Palermo erano presenti, tra gli altri, il sindaco Leoluca Orlando, l’assessore Sergio Marino e Mons Giuseppe Marciante, vescovo di Cefalù. “Ricordare tutte le vittime del Covid è un dovere civile – ha detto Orlando -. Piantumare una quercia per onorare la memoria delle tante vittime della pandemia, specialmente le più anziane, è un inno alla vita ma anche un atto d’impegno costante. Esprimo un sentito ringraziamento alla Fnp Cisl per questa iniziativa”.
“Una iniziativa per noi che ha una grande rilevanza – ha spiegato Alfio Giulio segretario generale Fnp Cisl Sicilia – e non solo dal valore simbolico perché da sempre la Cisl mette al centro della sua azione la Persona, con tutte le sue esigenze. Abbiamo pagato un prezzo caro, perdendo tanti anziani a causa del Covid. A loro, alle loro famiglie, dedichiamo questa quercia, albero secolare con importanti radici senza le quali, non si può guardare avanti in modo fiducioso per le giovani generazioni, alle quali vogliamo consegnare una società migliore”.
“L’Albero è un inno al Creatore, al ciclo della vita: le radici sono gli anziani, il tronco sono gli adulti, la chioma sono i giovani, le nuove generazioni che devono portare frutti – ha commentato Monsignor Giuseppe Marciante – Papa Francesco usa l’immagine dell’albero per indicare l’alleanza tra le generazioni. La pandemia ha messo in rilievo tutte le fragilità, tra queste gli anziani molti dei quali morti da soli senza il conforto dei familiari. Piantare un albero per ricordare la solitudine degli anziani ha un grande significato sociale perché si pone l’attenzione sui nostri anziani, ma anche ecologico, contribuendo così all’equilibrio dell’ecosistema”.
“Gli anziani sono una risorsa inestimabile della società – ha affermato Giovanna Badalamenti coordinatrice Donne Fnp Cisl Sicilia – per questo ancor di più le perdite subite sono state inestimabili. Noi abbiamo il dovere di ricordare attraverso questo gesto simbolico quanto la pandemia è costata cara alla nostra società”.